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CANTONETagli ai sussidi di cassa malati: l'UDC sostiene il referendum

03.12.13 - 14:28
Temporanea alleanza con PS e Verdi contro "il nuovo asse PLRT-PPD-Lega"
Foto Ti-Press Carlo Reguzzi
Tagli ai sussidi di cassa malati: l'UDC sostiene il referendum
Temporanea alleanza con PS e Verdi contro "il nuovo asse PLRT-PPD-Lega"

BELLINZONA - L'UDC Ticino ha deciso sostenere il referendum contro il taglio dei sussidi di cassa malati, votato dal Gran Consiglio la scorsa settimana. Lo ha deciso la Direttiva cantonale del partito, che ha avuto luogo ieri sera.

 

L’UDC, pur condividendo la necessità di una riforma strutturale del settore, "contesta la tempistica, i modi e gli obiettivi del nuovo asse PLRT-PPD-Lega che, prima in Consiglio di Stato, poi in Gran Consiglio, ha saputo partorire un pasticcio dal quale nessuno trarrà giovamento".

 

La riforma non solo "va a colpire soprattutto i ceti sociali più deboli e più bisognosi", ma viene attuata senza che sia stata data la benché minima informazione ai cittadini, costringendoli a prendere la decisione dell'eventuale cambio di cassa malati in soli tre giorni. Il taglio è inserito tra le misure strutturali del Preventivo, ma "ha completamente mancato il bersaglio", secondo l'UDC, che avrebbe preferito correggere il moltiplicatore comunale per il calcolo delle imposte alla fonte dei frontalieri piuttosto che colpire i ticinesi. In quel caso "andare ad attingere dove sarebbe stato logico avrebbe fruttato 20 milioni di franchi, ovvero sei milioni in più di quello che sarà possibile risparmiare col taglio ai sussidi per cittadini ticinesi".

 

La scelta del referendum è stata maturata dopo che la proposta di rinvio di un anno della riforma, auspicata dal democentrista Marco Chiesta, è stata bocciata. L'UDC ha quindi scelto di sostenere il referendum, già annunciato nell'aula del Gran Consiglio da PS e Verdi. Insolita alleanza con la sinistra, dunque, ma con chiari distinguo: "In questa battaglia a favore di tutti i ticinesi, la temporanea convergenza di modalità operative con PS e Verdi non significa che l’Unione Democratica di Centro metterà in secondo piano la necessità di agire sulle spese e non sulle entrate: l’obiettivo rimane quello del risanamento delle casse pubbliche e l’introduzione del freno alla spesa".

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