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CANTONE«Creare una base legale che regoli il secondo conteggio delle schede di voto»

18.10.17 - 14:01
«Creare una base legale che regoli il secondo conteggio delle schede di voto»

BELLINZONA - È attraverso un'iniziativa parlamentare, presentata in forma generica, che Gina La Mantia (PS) chiede al Governo di inserire all’interno della Legge sull’esercizio dei diritti politici (LEDP), sull’esempio dei Cantoni Grigioni e Sciaffusa, un articolo che regoli in modo chiaro le circostanze nelle quali bisogna procedere al nuovo conteggio delle schede di voto.

Qui di seguito la motivazione della richiesta:

Il ricorso presentato da Tamara Merlo l’11 marzo 2017 contro la proclamazione del risultato della votazione del 12 febbraio 2017 concernente la modifica costituzionale "Per una maggiore protezione giuridica degli animali", anticipato da due istanze di riconteggio al Consiglio di Stato, mette in risalto il vuoto legislativo nel nostro Cantone per quanto concerne le situazioni di esiti di voto molto risicati. Pur essendo queste situazioni non frequenti, possono pur sempre avverarsi anche in futuro.

Il vuoto legislativo attuale determina che, per arrivare al riconteggio, un/-a cittadino/-a debba fare ricorso, e che, seguendo la giurisprudenza svizzera (sentenza del Tribunale federale del 2015), per dare seguito al ricorso le autorità debbano constatare un indizio concreto di un conteggio errato o di un comportamento illegale degli organi competenti. Diventa quindi una sorta di “voto di sfiducia” verso le autorità comunali competenti, in particolare verso gli uffici elettorali.

Siamo dell’idea che un riconteggio, nel caso di un esito di voto molto risicato (nei Cantoni Grigioni e Sciaffusa, ad esempio, indicano la soglia del 0.3% di scarto come discriminante per procedere al riconteggio) dovrebbe avvenire d’ufficio, evitando qualsiasi ambiguità verso i responsabili dello spoglio.

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