La Lega spara a zero contro la proposta del Dfe di introdurre la tassazione ordinaria per i permessi G
LUGANO - La Lega dei Ticinesi, sul Mattino della Domenica, spara a zero contro la modifica dell'ordinanza federale sulla tassazione dei "quasi residenti" posta in consultazione settimana scorsa dal Dfe. «Dietro i termini burocratici si nasconde una fregatura. Di quelle belle grosse» tuona il domenicale leghista. «I burocrati bernesi, camerieri dell'Ue, intendono fare un regalo fiscale ai frontalieri. Ovvero vogliono permettere a questi ultimi di beneficiare delle stesse deduzioni che vengono accordate ai ticinesi».
I lavoratori titolari di permesso G, come già riferito, verrebbero infatti trattati come "quasi residenti" a patto che almeno il 90% dei redditi sia conseguito su territorio elvetico. Il diritto alle deduzioni è stato riconosciuto dal Tribunale federale che, in base all'Accordo sulla libera circolazione, in una sentenza del 2010 ha definito «discriminante in determinati casi» l'imposizione alla fonte dei frontalieri.
«Discriminazione - ribatte il Mattino - è anche trattare in modo uguale quel che è diverso. La situazione dei frontalieri, per quel che riguarda il costo della vita, non ha assolutamente nulla a che vedere con quella dei residenti». In conclusione, attacca il domenicale leghista «ancora una volta per calare le braghe davanti agli eurobalivi, i burocrati bernesi sono pronti a discriminare il Ticino».