Il Municipio ha licenziato oggi il credito. «L'acquisto consente di dare seguito ai propositi postulati prima dell’aggregazione, garantendo continuità all'attività svolta dall'ente patriziale»
LUGANO - «710.000 per l'acquedotto patriziale di Villa Luganese». Il messaggio concernente la richiesta di credito per l’acquisto dell’infrastruttura da parte dell’Azienda comunale dell’acqua potabile è stato licenziato oggi dal Municipio di Lugano. «L'acquisto dell'acquedotto di proprietà del Patriziato di Villa Luganese consente di dare seguito ai propositi postulati prima dell’aggregazione di Villa Luganese e garantisce la giusta continuità alla preziosa attività di gestione e di tutela del territorio svolta dall’ente patriziale, che prevede in particolare il mantenimento delle aree boschive e lo sviluppo di progetti di valorizzazione delle selve castanili», specifica in una nota odierna il Municipio .
La distribuzione dell’acqua potabile per la Città di Lugano è curata dall’AAP, azienda municipalizzata gestita dalle Aziende Industriali di Lugano, secondo quanto disposto dal Regolamento organico delle aziende municipalizzate della Città di Lugano e dal Regolamento per la fornitura di acqua potabile. «In base alla Legge cantonale sull’approvvigionamento idrico - specifica l'esecutivo luganese - i comuni devono assicurare l’esecuzione e la gestione degli impianti di approvvigionamento idrico, come pure la distribuzione dell’acqua. L’ex comune di Villa Luganese, con l’aggregazione del 2008, è diventato un quartiere della Città, e pertanto la competenza per la fornitura dell’acqua potabile è delegata all’AAP di Lugano, attraverso l’impiego di infrastrutture che sono al momento ancora di proprietà del Patriziato di Villa Luganese».
Con l'acquisto dell’acquedotto, l'AAP di Lugano potrà garantire anche a Villa Luganese una qualità dell'acqua ottimale, anche per uso alimentare, ai sensi delle direttive dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), come già avviene negli altri quartieri già aggregati precedentemente.