L'unico firmatario liberale dell'iniziativa di Nadia Ghisolfi e compagni lascia la barca: «Inutile fare battaglia contro chi nel settore ci lavora»
LUGANO - Spenga quella sigaretta, anzi no. L'iniziativa parlamentare che chiede un divieto di fumo sulle terrazze dei locali pubblici, o su parte di esse, dopo essere stata massacrata sui social network, perde il sostegno anche di uno dei firmatari. A sottoscrivere il testo erano stati Nadia Ghisolfi, Alex Pedrazzini, Sara Beretta Piccoli (Ppd), Francesco Maggi (Verdi), Henrik Bang (Ps) e Fabio Schnellmann (Plr). Proprio quest'ultimo, in un comunicato stampa diramato oggi, annuncia di ritirare la propria adesione.
«Abbiamo trovato dei muri» - «Si pensava che le associazioni di categoria (GastroTicino in primis) fossero aperte e possibiliste verso le soluzioni proposte», si legge nella nota. Ma pare che non sia così. «Abbiamo trovato dei veri e propri "muri"», continua Schnellmann, che legge nel «particolare momento del settore» le motivazioni di questo ostracismo. «Inutile pertanto fare una battaglia contro chi nel settore ci lavora, investe ed è in sostanza al fronte». Il deputato liberale lascia comunque un piede nella porta: «ritengo quindi che i tempi non siano ancora maturi per simili nuove disposizioni», conclude.