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CANTONE/ITALIA“Senza frontalieri il Ticino crollerebbe”

10.11.15 - 14:33
Luca Gaffuri del Pd attacca il nostro Cantone e il poco dialogo con Lega e Udc. "Che rapporti vogliamo avere con costoro?"
“Senza frontalieri il Ticino crollerebbe”
Luca Gaffuri del Pd attacca il nostro Cantone e il poco dialogo con Lega e Udc. "Che rapporti vogliamo avere con costoro?"

MILANO - È un attacco frontale al Ticino quello portato da Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd, durante la seduta odierna del Consiglio regionale lombardo. Gaffuri ce l'ha soprattutto con le richieste eccessive come il certificato penale ai cittadini e la richiesta di chiusura di alcuni valichi secondari. “È una vera e propria campagna di intolleranza contro frontalieri e artigiani lombardi che lavorano duramente” - si sfoga il rappresentante del Pd.

“Guerriglia continua” - Gaffuri nel suo discorso sottolinea il poco dialogo con le forze politiche ticinesi. “Con il Canton Ticino siamo in una situazione di guerriglia continua, alimentata da forze politiche che si chiamano Lega e Udc. Che rapporti vogliamo avere con costoro?”

“La Lombardia alzi la voce” - Durante la seduta del Consiglio regionale si discuteva della risoluzione ‘“strategia dell’Unione europea per la Regione alpina – Eusalp”, poi approvata all'unanimità.
Il consigliere ha dichiarato insensata la collaborazione visto che “la prima nazione con cui confina l’Italia ci tratta in questo modo e rende tesi all’inverosimile antichi rapporti, che all’interno della macroregione alpina dovrebbero essere di buon vicinato”.
Per Gaffuri la Regione Lombardia deve reagire. “O la Regione Lombardia alza la voce e dice che così non si può più andare avanti, oppure è inutile imbellettarci parlando di Regione alpina”.

“Senza i frontalieri il Ticino crollerebbe” - Ricordando una dichiarazione di Maroni, il consigliere Pd ha continuato, accalorato: “Se davvero facessimo scioperare un giorno tutti i frontalieri, il Canton Ticino crollerebbe. Ecco perché deve essere fatta chiarezza su tutta questa vicenda”.

Anche a proposito della Commissione speciale, Gaffuri è stato critico: “Dall’inizio della legislatura ci siamo incontrati una sola volta con le istituzioni ticinesi. Allora chiudiamola, perché così non serve a nulla. Oppure, cerchiamo di fare un’azione vera: la macroregione alpina porterà benefici se costruiamo ponti con i nostri principali vicini”.

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