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BELLINZONA - Una mozione depositata oggi a nome del Gruppo parlamentare PLR si propone di “Chiarire le procedure per la concessione di permessi di dimora".
"I recenti avvenimenti riguardanti la concessione dei permessi di dimora hanno rivelato come quanto richiesto con la nostra mozione del settembre 2013 era almeno in parte attuabile", osserva il PLR, che lancia una stoccata al direttore del Dipartimento delle istituzioni: "l’avvicinarsi della scadenza elettorale ha messo la giusta pressione per adottare delle misure che si sarebbero dovute prendere già molto tempo prima, facendo sorgere importanti interrogativi sul comportamento del DI e del suo ministro Gobbi".
Il Gruppo PLR ripresenta i quesiti al Consiglio di Stato, chiedendo di valutarli considerando i motivi di ordine pubblico "che sembrano ora permettere interventi straordinari. In Ticino, il tema della concessione dei permessi di dimora è molto sensibile e, in alcuni settori, si è assistito a un importante aumento. Il PLR continuerà a battersi in quest’ambito per tutelare il Ticino dagli abusi".
Con la mozione si chiede per quanto tempo possono essere attuate le misure di ordine pubblico (richiesta del casellario giudiziario) oggi applicate al rilascio dei permessi di dimora; se vi è il margine legale per concedere il permesso di dimora solo dopo la scadenza del periodo di prova previsto dal contratto di lavoro del richiedente, invocando anche in questo caso misure di ordine pubblico; se si può rivalutare la proposta volta all'utilizzo delle banche dati alle quali sono allacciate tutti gli istituti finanziari in Svizzera in esecuzione dei loro obblighi previsti dalla legislazione federale antiriciclaggio.
