Cerca e trova immobili

CANTONELavoro domenicale: approvata la "Lex FoxTown"

18.02.15 - 15:30
L'ordinanza adottata dal Consiglio Federale prevede che i centri commerciali che servono il turismo internazionale possano occupare lavoratori la domenica
tipress
Lavoro domenicale: approvata la "Lex FoxTown"
L'ordinanza adottata dal Consiglio Federale prevede che i centri commerciali che servono il turismo internazionale possano occupare lavoratori la domenica

BERNA - Il Consiglio federale ha adottato oggi l'ordinanza, denominata anche "Lex FoxTown", volta a permettere il lavoro domenicale nei centri commerciali destinati al turismo degli acquisti. Il testo applica una mozione del consigliere agli Stati ticinese Fabio Abate (PLR).

L'Ordinanza 2 concernente la legge sul lavoro (OLL 2) prevede che i centri commerciali che servono il turismo internazionale possano, a precise condizioni, occupare lavoratori la domenica senza chiedere l'autorizzazione.

La situazione di Mendrisio, in cui sorge il FoxTown, "non costituisce un'eccezione in Svizzera", ha spiegato in una conferenza stampa il capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) Johann Schneider-Ammann. Il centro commerciale alle porte dell'Italia occupa un migliaio di persone, ha ricordato il consigliere federale. L'ordinanza è garanzia di un posto di lavoro anche per 400 persone a Landquart (GR).

Il governo, tenendo conto dei risultati della consultazione, ha rivisto la versione preliminare dell'OLL 2 concedendo ai dipendenti compensazioni che superano quanto previsto dalle disposizioni di legge. I numerosi vincoli imposti ai centri che intendono far capo alle opportunità offerte dalla OLL 2 e le garanzie offerte ai lavoratori fanno sì che il divieto del lavoro domenicale mantiene tutto il suo valore, ha tenuto a sottolineare il consigliere federale.

Il fatto che la liberalizzazione sia attuata attraverso un'ordinanza e non attraverso una modifica di legge (che avrebbe consentito il referendum facoltativo) ha suscitato profondi malumori tra la sinistra e i sindacati.

I centri commerciali che possono dimostrare di soddisfare i bisogni del turismo internazionale potranno impiegare lavoratori di domenica per tutto l'anno senza autorizzazione speciale. Il minimo di 26 domeniche libere all'anno potranno essere ripartite in modo irregolare a condizione che ve ne sia almeno una per trimestre.

Per beneficiare della liberalizzazione, i centri commerciali dovranno soddisfare varie condizioni in modo cumulativo: l'offerta di prodotti in vendita deve comprendere, nella maggior parte dei negozi che si trovano nel centro, principalmente articoli di lusso, in particolare nei settori dell'abbigliamento e delle calzature, degli accessori, degli orologi e dei gioielli nonché dei profumi.

Il fatturato globale del centro commerciale e quello della maggior parte dei negozi che vi si trovano devono inoltre provenire essenzialmente dalla clientela internazionale.

Il centro deve essere situato in una regione riconosciuta dalla legge come turistica (con offerte di cure, sport, escursionismo o soggiorni di riposo e in cui il turismo ha un ruolo determinante) oppure a una distanza massima di 15 chilometri dal confine svizzero (contro 10 nel progetto preliminare) e nelle immediate vicinanze di un raccordo autostradale o di una stazione ferroviaria. L'estensione della fascia di confine di cinque chilometri è una scelta pragmatica, ha detto il consigliere federale.

I centri commerciali che potranno beneficiare delle norme dell'OLL 2 saranno designati precisamente dal DEFR in un'ordinanza ancora da elaborare. La lista sarà redatta su richiesta dei Cantoni.

Lo shopping nel settore del lusso è uno dei motivi principali per fare un viaggio in Svizzera ed è considerato sempre più "un'avventura". La nuova disposizione ha assunto ulteriore importanza in seguito all'apprezzamento del franco, in quanto contribuisce a garantire posti di lavoro e valore aggiunto in Svizzera, ha aggiunto Schneider-Ammann.

ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE