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CANTONE"Non chiamatela tassa sui parcheggi"

16.12.14 - 19:11
Preventivo, il voto slitta a domani. Zali tenta il compromesso, ma la strada è tutta in salita
"Non chiamatela tassa sui parcheggi"
Preventivo, il voto slitta a domani. Zali tenta il compromesso, ma la strada è tutta in salita

BELLINZONA - Slitta a domani il voto sul Preventivo 2015. Due giorni di discussione non sono bastati per trovare il compromesso. Continua il dibattito in Parlamento, contrassegnato da una spaccatura che sta rendendo difficile l’arrivo a una soluzione.

Il costoso risanamento della cassa pensione, l’esigenza di interventi strutturali, il gettito fiscale delle banche crollato (diminuzione di 87 milioni rispetto al 2005, da 107 a 21 milioni di franchi), l’aumento del debito pubblico, la richiesta del popolo di mettere un freno al disavanzo: la situazione è delicata. Il Preventivo è un percorso irto di ostacoli e lo scontro politico si riduce unicamente alla tassa di collegamento. Tre i rapporti presentati, tre gli schieramenti. PLR e PPD hanno firmato il rapporto di maggioranza, diventato tale soltanto grazie al voto del presidente della Commissione Tributi, Fabio Bacchetta-Cattori, che valeva doppio.

Il nodo dello scontro tra il fronte PPD-PLR e Lega-PS-Verdi è, come detto, la tassa di collegamento, chiamata anche, “erroneamente”, come ha precisato il Consigliere di Stato Claudio Zali, sui parcheggi. Oggi, come raccontano le cronache parlamentari, il direttore del Dipartimento del Territorio, ha proposto ai capigruppo il compromesso per riuscire a trovare un accordo che possa consentire di sbloccare la situazione. Il direttore del Dipartimento del Territorio ha proposto di abbassare da 1,50 a 1 franco per parcheggio al giorno, per un periodo di prova di due anni, la tassa di collegamento. Il gettito diminuirebbe dai 12 milioni previsti agli 8-9, anche perché il Cantone toglierebbe ai Comuni la possibilità di prelevare ulteriori 50 centesimi che andrebbero a finire nelle casse comunali. Una proposta che ha ricevuto reazioni tiepide da parte di PPD e PLR che, in sostanza, mantengono le proprie posizioni. Sul tema, il direttore Zali, ha rinviato a domani la sua posizione sulla tassa di collegamento, limitandosi a dire che la tassa di collegamento non presenta problemi di costituzionalità: “è una tassa causale - ha spiegato - che risponde al principio di chi inquina paga. I posteggi sono il criterio di commisurazione della tassa”. Non è quindi una tassa sulla proprietà privata, bensì una tassa che ha come scopo tassare chi genera inquinamento. Zali rinvia a domani la sua esposizione dettagliata sulla tassa di collegamento.

Domani riuscirà Zali a convincere il Parlamento a fare passare il compromesso? Le possibilità di successo non sono altissime. Il presidente del Gran Consiglio, Gianrico Corti, ha rinviato a domani la continuazione della discussione in aula. Manca ancora un Dipartimento e poi i gran consiglieri saranno chiamati al voto.  

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