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CANTONE“Il fenomeno dei passatori è preoccupante”

23.10.14 - 11:32
Così si è pronunciato il Consiglio di Stato che è soddisfatto delle manovre in atto per contrastare il movimento
“Il fenomeno dei passatori è preoccupante”
Così si è pronunciato il Consiglio di Stato che è soddisfatto delle manovre in atto per contrastare il movimento

BELLINZONA – "È un fenomeno preoccupante". Il Consiglio di Stato si è pronunciato in merito ai passatori, che approfittano dell’ondata di profughi in sosta a Milano per introdurli clandestinamente in Ticino, rispondendo all’interrogazione del deputato del Gran Consiglio Orlando Del Don.

Le procedure - Da fine maggio è operativo il gruppo ad hoc che vede la collaborazione di Polizia cantonale , Corpo delle Guardie di Confine e Polizia federale. Il sistema è stato creato per muoversi in modo veloce e incisivo. La Polizia cantonale prende in consegna dalle Guardie di Confine i presunti passatori fermati, in seguito, se appurati elementi di reato, procede con l’arresto ed eventuale sequestro del veicolo. A questo punto interviene il Procuratore pubblico che, dopo aver valutato attentamente gli atti, tenendo conto di tutte le contestazioni, può emettere un decreto d’accusa per i casi meno gravi oppure promuovere l’accusa davanti a un giudice. Il fenomeno è controllato in modo trasversale fra i diversi cantone e i diversi stati.

I dati – Grazie a questo gruppo, negli ultimi mesi sono stati effettuati 45 arresti e si è proceduto alla denuncia di 6 presunti autori. Le entrate negli ultimi mesi sono sensibilmente diminuite, ma l’evoluzione del numero dei passatori è preoccupante: nel 2014 in Svizzera sono state fermate sino a inizio ottobre oltre 200 persone sospette, metà delle quali solo in Ticino, dove nello stesso periodo dello scorso anno erano una ventina.

Le persone - La maggior parte degli individui che cercano di raggiungere la Svizzera dalla Tunisia sono migranti di tipo economico - alla ricerca di un lavoro – quindi non soddisfano i requisiti per ottenere lo statuto di rifugiati e non possono rimanere su suolo elvetico. La situazione è diversa per chi arriva da Libia, Eritrea e Somalia: essendo zone di guerra hanno il diritto di essere protetti.

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