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BELLINZONARiorganizzazione dei trasporti pubblici, chiesti lumi al Municipio

21.10.14 - 14:00
Riorganizzazione dei trasporti pubblici, chiesti lumi al Municipio

BELLINZONA - Luca Buzzi, in un'interpellanza al Municipio, richiama l’attenzione sulla riorganizzazione del Trasporto pubblico del Bellinzonese che entrerà in vigore a partire dal 14 dicembre 2014 e che dovrebbe portare al tanto atteso effettivo miglioramento del servizio.

"Oltre a nuovi pali informativi, distributori di biglietti a tutte le fermate e alla creazione di nuove corsie preferenziali - scrive - è stata data particolare enfasi alla nuova linea 2 che collegherà le stazioni di Giubiasco e Bellinzona passando da Sementina e Monte Carasso. Purtroppo la stessa, nonostante quanto ipotizzato in precedenza e come da molti auspicato, passerà dal ponte di Via Tatti, lasciando ancora una volta scoperta la frazione di Carasso, situazione insostenibile, come da me risottolineato nel mio recente intervento in Consiglio comunale nel dibattito sui consuntivi. Non sarà certo l’attuale linea extra-urbana per Biasca, che per sua stessa natura non è adatta a cadenze più ravvicinate e aperte anche alla sera, che potrà migliorare la situazione, anche se fosse potenziata".

"D’altra parte - prosegue Buzzi - ho percepito nella popolazione anche altre perplessità legate agli effettivi costi-benefici di certi investimenti di “marketing” ed infrastrutturali. A mio parere la miglior propaganda la fa automaticamente un servizio efficace e performante ed a prezzi ridotti".

Al Municipio vengono quindi posti i seguenti interrogativi:

• Come mai la frazione di Carasso è stata ancora una volta praticamente dimenticata in questa ristrutturazione? Non sarebbe ancora possibile di ripensare il passaggio della linea 2 da Via Birreria e Via Lepori, invece che da Via Tatti, con un notevole miglioramento del servizio per i suoi abitanti?

• Quanto è stato finora investito e lo sarà ancora fino al 14 dicembre per il “marketing” del trasporto pubblico del Bellinzonese, In particolare quanto è costato il gigantesco manifesto di piazza del Sole? Non sarebbe stato meglio investire quei soldi in un ulteriore miglioramento del servizio?

• Quanto è costata l’istallazione (materiale, collegamenti e relativa posa) di ogni singolo distributore di biglietti? Quanti ne sono stati istallati? Proprio in tutte la fermate? Per quale costo complessivo? L’investimento è giustificato dall’effettivo risparmio di tempo anche in fermate poco frequentate? Come si giustifica ad esempio la presenza di distributori a meno di cento metri di distanza? Non si pensa di facilitarne l’uso permettendo l’immissione della fermata di destinazione, invece che il nome di zone poco comprensibili?

• Quanto è stato investito e lo sarà ancora nella creazione di corsie preferenziali? Il fatto che si tratta spesso di spezzoni non continui non ne limita eccessivamente l’efficacia? La relativa necessità di restringere le altre corsie ha provocato come in Viale Portone la mancanza di spazio e quindi il relativo pericolo per i ciclisti diretti verso nord. Come si intende ovviare a questa situazione? La promozione dei trasporti pubblici non dovrebbe andare di pari passo e non contrapporsi con quella della mobilità dolce?

• Quanto costa un moderno veicolo (pubblicizzato “con motore ibrido per l’ambiente, pianali ribassati per invalidi e muniti di schermo per intrattenimento e connessione gratuita ad internet”)? Qual è stato l’investimento complessivo per i nuovi veicoli? Perché non si è approfittato della ristrutturazione per introdurre, almeno a titolo di prova, anche qualche veicolo più piccolo (magari anche senza alcuni accessori superflui, ma certamente più ecologici e meno cari), da utilizzare nei momenti meno frequentati, evitando che circolino mezzo vuoti, e che ne permettano ad esempio l’incrocio senza dover salire sul marciapiede?

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