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CONFINE«Moutaharrik è pericoloso. Non può stare in aula»

25.11.16 - 18:14
Il marocchino campione di kickboxing potrà seguire l'udienza solo in videoconferenza dal carcere. Lo ha stabilito il Giudice delle udienze preliminari di Milano
Polizia di Stato (I)
«Moutaharrik è pericoloso. Non può stare in aula»
Il marocchino campione di kickboxing potrà seguire l'udienza solo in videoconferenza dal carcere. Lo ha stabilito il Giudice delle udienze preliminari di Milano

COMO - Abderrahim Moutaharrik, il marocchino campione di kickboxing che si allenava in una palestra di Canobbio, arrestato lo scorso aprile assieme ad altre tre persone per terrorismo internazionale per presunti legami con l'Isis, non potrà essere in aula per il processo con rito abbreviato, così come gli altri due imputati che lo avevano chiesto, ma potrà seguire l'udienza solo in videoconferenza dal carcere, perché sussistono «gravi ragioni di sicurezza» e ordine pubblico». Lo ha stabilito il giudice delle udienze preliminari (GUP) di Milano Alessandra Simion respingendo l'istanza, depositata tre giorni fa all'inizio del procedimento, dei difensori di Moutaharrik, gli avvocati Sandro Clementi e Vittorio Platì, che lamentavano la violazione del diritto di difesa.

Per il giudice, come si legge nell'ordinanza, Moutaharrik e gli altri due imputati che si erano associati alla richiesta, sua moglie Salma Bencharki e l'altra marocchina Wafa Koraichi, sono «persone presumibilmente appartenenti ad organizzazione terroristica denominata Isis». Questa, per l'avvocato Clementi, è «una grave anticipazione di giudizio».

 

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