Danneggiati alcuni cartelloni della campagna nazionale. Zonaprotetta: «Per questo serve un Pride»
LUGANO - Alcuni ignoti hanno danneggiato i cartelloni della campagna di sensibilizzazione sulle malattie veneree Love Life sotto all'Ospedale Civico di Lugano. Sui manifesti raffiguranti una coppia gay hanno scritto: «Lugano vi odia», corredando la scritta con una croce celtica.
Pregiudizi ancora diffusi - Messaggi, quelli comparsi ieri sui cartelloni, che turbano chi si occupa di parità dei diritti. «Siamo sicuri che questi messaggi estremi di odio e discriminazione non facciano parte della cultura democratica della città e della maggioranza dei cittadini di Lugano», chiarisce Marco Coppola, responsabile di Gayticino-Zonaprotetta. «Ma fanno emergere quanto ancora esistano diffusi pregiudizi nei confronti dell’omosessualità e della bisessualità anche nel nostro Cantone».
Rispettare l’amore - «L’amore merita sempre rispetto - continua Coppola - come anche le singole persone». Anche se solo pochi sbandati possono pensare di scrivere frasi simili, episodi come questo non aiutano certo a migliorare il clima. «Rischiano di affermare stereotipi e pregiudizi ancora presenti e rendere ancor più difficile la vita di tante lesbiche, gay, bisessuali e trans».
Si vergognino loro - In particolare a pagare le conseguenze di azioni come queste sono i giovani. «Si chiedono quanto le persone possano accettarli, comprenderli e accoglierli per quello che sono. A queste persone va diffusamente detto che non sono sole e che a vergognarsi devono essere le persone che odiano ed esprimono con gesti e parole la loro omofobia», ci dice Coppola.
Un pride serve anche a questo - Insomma, secondo gli attivisti della parità di diritti bisogna ribaltare la situazione, emarginando l’omofobia e non l’omosessualità. Per questo potrebbe essere utile anche una manifestazione pubblica: «Anche per questo - conferma Coppola - risulta importante realizzare il Pride nazionale nel 2018 in Ticino, per affermare il diritto di tutti ad essere se stessi».