Dodici anni fa si parlò di lei per aver rapito i figli al primo marito. Fu trovata in Mozambico
LUGANO - Fece parlare l'intera Svizzera quando 12 anni fuggì con suo figlio Ruben, portandolo via dal padre per quasi tre anni. Ora lo ha rifatto di nuovo. Lei è L.H., l'ex campionessa svizzera di ciclismo tornata agli onori della cronaca per essere nuovamente in fuga. Questa volta dal secondo marito a cui ha sottratto i tre bambini. Tutto sarebbe nato da un litigio tra moglie e marito, stando a quanto ha raccontato l'uomo in un lungo articolo apparso domenica su Il Caffè. Sono partite parole grosse e anche un calcio di troppo. «Per un attimo ho perso il controllo e le ho dato un calcio nel sedere. Ho sbagliato e me ne pento» ha raccontato l'uomo al domenicale.
L. H. è cittadina svizzera. Da anni vive in Ticino. Nel 2004 si scrisse a lungo di lei. Sia sui giornali d'oltralpe, sia su quelli ticinesi. Al centro della vicenda ci fu l'affidamento del figlio Ruben al padre. Un affidamento che lei non accettò mai, tanto che decise di fuggire portandogli via il piccolo Ruben. Una latitanza che durò tre anni. Nel 2007 venne arrestata in Mozambico. Mamma e figlio vissero a lungo sull'isola ed ex colonia di Sao-Tomé-y-Principe, grazie anche all'aiuto economico di svizzeri facoltosi. L'accusa fu quella di sequestro di persona. Fu portata poi nel carcere di Rebibbia, mentre Ruben tornò a Buggiano, a due passi da Montecatini, nella stessa casa in cui abitò assieme ai genitori prima della separazione.
Il procuratore Luigi Boccia che aveva emanato l'ordine di cattura internazionale durante l'interrogatorio della donna, in carcere, disse: «Mi sono convinto che abbia capito di aver commesso una grande sciocchezza, non credo voglia ripeterla». Si sbagliava il procuratore pubblico. L. H. si è ripetuta ed è andata via di nuovo con i suoi figli, piantando in asso il marito, il quale da due mesi e mezzo non sa che fine abbiano fatto moglie e figli.