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CANTONEDalla Svizzera al Giappone: Bsi premia l'architetto della "casa con piante"

29.09.16 - 17:19
Junya Ishigawa si guadagna i 100mila franchi messi in paio ogni due anni dalla fondazione: merito di una poetica dove la creatività si fonde con la natura
Dalla Svizzera al Giappone: Bsi premia l'architetto della "casa con piante"
Junya Ishigawa si guadagna i 100mila franchi messi in paio ogni due anni dalla fondazione: merito di una poetica dove la creatività si fonde con la natura

MENDRISIO - Come vivere in una foresta: con corridoi di terra battuta e piante che ti crescono dentro il salotto. È la poetica di Junya Ishigami, architetto emergente che si è guadagnato i 100mila franchi messi in palio da Bsi: sbaragliando 27 sfidanti con la sua ricerca fatta di «spazi e suggestioni inedite».

Quarantadue anni, natali giapponesi: è lui il vincitore della quinta edizione di Bsi Swiss Architectural Award, 128 architetti sotto i 50 anni e 32 Paesi in competizione da dieci anni a questa parte, per un evento che gode del patrocinio dell'Accademia di Mendrisio e della collaborazione con l'Archivio del Moderno. Mario Botta ne ha elencato al pubblico le qualità che hanno portato la giuria a esprimersi all'unanimità nei suoi confronti: celebrando la «fitta pioggia di linee verticali» che si elaborano «non in un ordine precostituito, ma in uno spazio libero dove sono gli interstizi a diventare protagonisti».

O un'«architettura del paesaggio», per riformulare il concetto che lo stesso Ishigami, candido come un ragazzino emozionato a dispetto di una mise nera dal cappello agli stivali, ha provato ha spiegare ai presenti: raccontando come il suo obiettivo non sia una «composizione degli spazi», ma la creazione di «un ambiente del tutto nuovo». 

Come la teoria visivamente si traduca si potrà osservare fino al 23 ottobre a palazzo Canavée, dove è allestita la mostra che presenta le sue tre opere in gara - Kanagawa Institute of technology workshop, padiglione giapponese alla 11a Biennale di Venezia e "Casa con piante" - al fianco delle creazioni degli altri candidati sbaragliati. L'ennesima occasione in cui Bsi, tramite la sua fondazione di architettura, ha mostrato di essere - per dirla di nuovo con Botta - «un sismografo delle risposte alle condizioni di vita nuove che il tempo ci impone, domandandoci modelli di comportamento fino a poco fa perfino difficili da immaginare»: dove ecologia e approccio tecnologico la fanno da padroni. 

 

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