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CANTONEIl bunker? «Vicino a Mendrisio. Era un punto di riferimento per lo spaccio in Ticino»

23.08.16 - 12:12
Parla il Capitano delle Fiamme Gialle di Luino: «Scovato grazie alla leggerezza di uno dei suoi complici»
Il bunker? «Vicino a Mendrisio. Era un punto di riferimento per lo spaccio in Ticino»
Parla il Capitano delle Fiamme Gialle di Luino: «Scovato grazie alla leggerezza di uno dei suoi complici»

MENDRISIO - Era avvenuto in settembre, grazie alla collaborazione della polizia cantonale, l'arresto di I.R., il latitante italiano (sul suo capo pendeva un mandato d'arresto europeo) reo di essere uno dei punti di riferimento per il narcotraffico non solo nel Nord Italia. Da qui ha avuto seguito l'operazione "Touch and Go" che si è conclusa con 14 denunce e 9 arresti.

A permetterne il fermo era stata, come ci spiega il capitano delle Fiamme Gialle di Luino Alberto Potenza, «la leggerezza di uno dei sui complici. Seguivamo un soggetto e siamo arrivati a lui tramite attività tecniche investigative che non possiamo svelare per non compromettere future indagini», precisa.

Da qui l'arresto e il sequestro, dentro quel bunker vicino Mendrisio, di ingenti quantitativi di stupefacenti e denaro contante, franchi, provento dello spaccio di marijuana, cocaina, hashish e ecstasy, ai ticinesi. «Siamo riusciti a fermare, grazie anche all'aiuto delle Autorità svizzere, un referente importante per lo spaccio e la gestione di ciò che gravita attorno al mondo del narcotraffico in Ticino». 

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