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Nell’ambito dell'operazione "Margin Call. C’è chi paga le tasse. E chi poi se le ruba" sono state fermate un totale di cinque persone
LUGANO - Non solo l’ex sindaco di Como Stefano Bruni. Anche un olandese residente a Lugano è coinvolto nell’inchiesta relativa all’operazione "Margin Call. C’è chi paga le tasse. E chi poi se le ruba". I militari della Guardia di Finanza hanno inoltre dato esecuzione a ordinanze di custodia cautelare per due italiani residenti nell’hinterland milanese e uno in provincia di Pesaro Urbino.
I soggetti sono tutti indagati a vario titolo per i reati di bancarotta concordataria e fallimentare aggravata di due società incaricate di pubblico servizio, abusivismo finanziario e costituzione fittizia di capitale sociale. Il danno causato dagli arrestati alle società AIPA e MAZAL ammonterebbe almeno a 150 milioni di euro.
L'ex sindaco Stefano Bruni - che svolge la professione di commercialista - è stato protagonista, così come Daniele Bizzozzero patron del Lecco Calcio, nella costruzione fittizia del capitale sociale della società neo costituita con capitale nullo MAZAL. I due hanno svolto un ruolo assolutamente attivo nell'intermediazione, contrattazione e acquisizione dei titoli - incassando tra l’altro centinaia di migliaia di euro per consulenza/intermediazione - introducendo Demers Johannus, faccendiere olandese stabilitosi a Lugano, che in una banca estera detiene centinaia di milioni di titoli JP MORGAN.
L’operazione, preceduta da diverse attività di perquisizione e sequestro di beni e disponibilità finanziarie su conti correnti per oltre 4 milioni di euro, si è conclusa con l’arresto degli indagati. Contestualmente sono in corso i sequestri su tutti i titoli JP Morgan nella disponibilità degli arrestati che potrebbero essere stati utilizzati per fini illeciti.
