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LUGANO«Una luce, un boato. E poi il crollo»

23.05.16 - 14:35
Alcuni residenti in via Pico affermano di aver visto un fulmine prima della caduta del faggio. La pianta si trovava in un terreno privato
rescue media
«Una luce, un boato. E poi il crollo»
Alcuni residenti in via Pico affermano di aver visto un fulmine prima della caduta del faggio. La pianta si trovava in un terreno privato

LUGANO - Potrebbe essere un fulmine la causa della caduta del grosso faggio, oggi verso mezzogiorno, in via Pico a Lugano. Una signora residente in quel quartiere, a meno di 50 metri dal punto in cui è caduta la pianta, assicura di aver sentito un boato enorme e visto una forte luce: «Stavo cucinando - racconta -. Dal rumore mi sono spaventata e barricata in casa. Un istante dopo mi ha chiamato mia figlia e mi ha detto dell'albero».

Versione simile ci arriva da un altro abitante di via Pico: «Ero in casa, non ho visto niente, ma ho sentito un boato fortissimo. Non posso dire se sia stato il fulmine a far precipitare la pianta, ma è sicuramente caduto qua vicino».

Un improvviso temporale, durato al massimo mezzora, ha colpito improvvisamente il Luganese poco prima delle 12. Poco dopo il faggio ha travolto almeno due veicoli: un'Audi e una BMW. L'enorme pianta ha sfondato una ringhiera, piegato e distrutto un lampione e un cestino della spazzatura. Questi sono i danni più evidenti, ma non è detto che non ve ne siano altri.

Il faggio in questione, assicura il vicesindaco di Lugano e capodicastero Sicurezza e Spazi Urbani, Michele Bertini, appartiene a un giardino privato: «Purtroppo - ha aggiunto - bisogna tenere in considerazione che questo tipo di eventi possono capitare in qualsiasi luogo e momento, sono fenomeni naturali e non prevedibili. Come le frane, o le forti nevicate».

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