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Il decesso dell'uomo, ritrovato in fin di vita in un bagno del Padiglione Conza, fu attribuito ad un'overdose
LUGANO - Il caso sulla morte di Devis Frigerio è riaperto. Ne hanno dato notizia la RSI e la Regione, che hanno sentito i diretti interessati, che riferiscono la decisione della Corte dei reclami penali, presieduta dal giudici Mauro Mini, di accogliere due dei tre ricorsi inoltrati dai famigliari di Frigerio, il 36enne ritrovato in fin di vita in un bagno del Padiglione Conza di Lugano, nell'ottobre del 2014.
La morte dell'uomo venne attribuita ad una overdose, escludendo l'intervento di terzi. Una tesi a cui i famigliari non hanno mai creduto, anche in virtù degli episodi di violenza subiti in carcere dall'uomo poco prima della sua morte.
La Corte ha quindi deciso di stabilire se esistano legami fra queste violenze e la morte di Devis Frigerio.
