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Il 33enne, già sotto inchiesta per riciclaggio, si è visto ora accusare anche di truffa e di ostruzione della giustizia
LUGANO - Nuovi capi d'imputazione per un ex banchiere di BSI arrestato a Singapore nell'ambito della vicenda 1Mdb, il fondo pubblico malese al centro di scandali e inchieste internazionali: il 33enne già sotto inchiesta per riciclaggio si è visto ora accusare anche di truffa e di ostruzione della giustizia.
In un'audizione tenutasi oggi presso la corte statale di Singapore di cui riferisce la Reuters, il procuratore Kwek Mean Luck ha chiesto di prolungare la detenzione dell'uomo, che si è presentato attraverso un collegamento video in maglietta arancione.
Secondo la procura l'inchiesta, definita una delle più complesse mai affrontate dall'unità crimini finanziari, ha messo in luce come l'indagato abbia svolto un ruolo importante nel trasferimento di grandi quantità di denaro e nella dissimulazione di queste transazioni.
La difesa si è per contro battuta per il rilascio, accusando le autorità di non rispettare il principio di innocenza e il diritto a essere assistito da un avvocato. La corte ha deciso che l'uomo, cittadino di Singapore, rimarrà dietro le sbarre per un'altra settimana, sino al 5 maggio.
1Mdb (1Malaysia Development Bank) è un fondo sovrano della Malaysia per investimenti strategici di lungo periodo, citato in varie inchieste. Il sospetto è che per suo tramite siano stati sottratti fondi statali, dirottati verso conti del primo ministro malese Najib Razak e persone a lui vicine.
L'unità a Singapore di BSI ha gestito dei conti per il fondo 1Mdb. Attualmente è in corso un'inchiesta che coinvolge vari Paesi, fra cui la Svizzera. Anche un secondo ex banchiere di BSI deve far fronte ad accuse penali.
