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CENTOVALLI"Mio figlio un privilegiato? Al massimo il contrario"

02.10.15 - 06:38
Nella frazione di Corcapolo alcuni residenti sollevano un polverone per un presunto abuso edilizio tollerato dalle autorità del posto
Tipress
"Mio figlio un privilegiato? Al massimo il contrario"
Nella frazione di Corcapolo alcuni residenti sollevano un polverone per un presunto abuso edilizio tollerato dalle autorità del posto

CENTOVALLI - Che polverone, nel comune di Centovalli, attorno a un presunto abuso edilizio commesso dal figlio del sindaco e tollerato dalle autorità del posto. Alcuni residenti arrivano addirittura a rivolgersi al Ministero Pubblico e ai media, pur di fare emergere e cessare quello che loro definiscono un ingiusto privilegio. "È dal 2007 – tuona un residente – che il Cantone dice al proprietario di non posteggiare l’auto in quel piazzale. Perché è pericoloso. L’accesso è in piena curva e in un punto senza visibilità sulla strada cantonale. Lui, però, ha sempre fatto ciò che voleva".

Fino a metà settembre, quando gli operai del centro di manutenzione stradale di Locarno, su ordine proprio della Magistratura, sono intervenuti piazzando all’uscita del terreno un muro provvisorio fatto di materiale plastico. "Di solito non tocca a noi effettuare questo genere di interventi – sostiene Fabio Piazzini, capo del centro di manutenzione –. L’abbiamo fatto perché ce l’ha intimato il Ministero pubblico. Di regola avrebbe dovuto occuparsene il Comune interessato".

Un’argomentazione, questa, che potrebbe anche rafforzare i sospetti di quei cittadini che puntano il dito contro il rapporto di parentela tra il sindaco e il proprietario del terreno. E a questo punto diventa fondamentale sentire la versione di Giorgio Pellanda, il sindaco appunto. "Nel 2007 mio figlio ha riattato la sua casa. Voleva creare anche un posteggio. Ipotesi negata dal Cantone proprio per la sua pericolosità. Da allora mio figlio non ha mai messo l’auto stabilmente su quel piazzale".

E allora come mai non è stato chiuso l’accesso che dà sulla strada cantonale, creando una potenziale situazione di pericolo? Giorgio Pellanda replica stizzito. "Non era mai arrivato un ordine chiaro da parte del Cantone. Ora è arrivato. Anche grazie all’accanimento di certe persone. Quanta cattiveria in questa storia. Essere figlio di un sindaco non assicura privilegi. Anzi, al massimo il contrario". 

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