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LUGANOTruffa e carte false per un permesso di soggiorno, 40enne rinviata a giudizio

03.07.15 - 10:19
L'accusata è stata arrestata nel febbraio del 2015 e rilasciata lo scorso mese di giugno dietro il versamento di una cauzione di 45 mila euro
Truffa e carte false per un permesso di soggiorno, 40enne rinviata a giudizio
L'accusata è stata arrestata nel febbraio del 2015 e rilasciata lo scorso mese di giugno dietro il versamento di una cauzione di 45 mila euro

LUGANO - E' accusata di appropriazione indebita ripetuta per aver sottratto ad alcuni clienti di una società a lei riconducibile una somma totale di 370mila euro, denaro poi utilizzato a fini personali.

Dal Ministero pubblico giungono ancora notizie riguardanti reati di natura finanziaria. Dopo la notizia di ieri del rinvio a giudizio di un sessantenne cittadino straniero dimorante in Italia per complicità in truffa, arriva oggi il rinvio a giudizio alle Assise correzionali di Lugano di una cittadina straniera quarantenne, domiciliata a Lugano ma ora dimorante all'estero.

Nei suoi confronti si ipotizzano diversi reati di natura finanziaria. Oltre all'appropriazione indebita ripetuta, la donna è accusata inoltre di truffa ripetuta, per aver ingannato con astuzia diverse persone offrendo loro investimenti di fatto inesistenti, provocando un ammanco di 330 mila euro. 

Infine nei suoi riguardi si configura anche il reato di inganno nei confronti delle Autorità, in particolare per aver fornito informazioni false ottenendo così un permesso di soggiorno in Svizzera a favore suo e di una persona a lei vicina.

L'accusata è stata arrestata nel febbraio del 2015 e rilasciata lo scorso mese di giugno dietro il versamento di una cauzione di 45 mila euro.

Il titolare dell'inchiesta è il procuratore pubblico Fiorenza Bergomi.

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