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BIASCAReso vegetale da un ictus, deve pagare la bolletta

30.03.15 - 08:00
La vicenda di un anziano colpito da una grave malattia. La figlia: "Ho chiesto a Sunrise di disdire l’abbonamento telefonico. Invano". Ma c’è una svista colossale del medico
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Reso vegetale da un ictus, deve pagare la bolletta
La vicenda di un anziano colpito da una grave malattia. La figlia: "Ho chiesto a Sunrise di disdire l’abbonamento telefonico. Invano". Ma c’è una svista colossale del medico

BIASCA - Vive in stato vegetativo, ma deve pagare comunque la bolletta del telefono cellulare. A volte la burocrazia genera situazioni grottesche. Ma anche una banale svista di un medico può avere lo stesso effetto. Al centro della vicenda, un 74enne di Biasca che lo scorso ottobre è stato colpito da un grave ictus. Da allora, sua figlia sta portando avanti un braccio di ferro al limite dell’assurdo con Sunrise. “Ho chiesto la disdetta - dice - e ho spedito per ben tre volte il certificato medico che conferma l’invalidità completa di mio padre. Ma loro continuano a dire di non avere ricevuto nulla e a chiedermi di pagare”.  

Il certificato fantasma - L’uomo ora vive in una casa per anziani, non si muove, non è in grado di parlare e non riesce a mangiare da solo. “Nei giorni successivi al malore - riprende la figlia - , ho contattato Sunrise spiegando la situazione. Mi hanno esplicitato che l’unico modo per ottenere una disdetta era quello di presentare un certificato medico. Altrimenti avrei dovuto pagare la penale. Io il certificato l’ho inviato per ben tre volte. Sotto raccomandata. Ma le bollette sono continuate ad arrivare. Ho chiamato Sunrise e mi hanno detto che il certificato non l’hanno mai ricevuto”.   

Spese e burocrazia - La giovane donna fa i conti. “Ho inviato tre certificati, dal costo di 15 franchi l’uno. E tre raccomandate, a 6 franchi l’una. Mai tornate indietro. Ma nel frattempo mio padre ha continuato a ricevere le bollette, per 25 franchi al mese. Possibile che non si possa avere un po’ di sensibilità per una situazione del genere? Di recente ho ancora parlato per 45 minuti con il servizio clienti. A un certo punto mi hanno detto che volevano parlare con il diretto interessato. Con un uomo che non riconosce neanche più sua figlia. Sono nauseata”.

Intoppo tragicomico - Il caso è finito sulla scrivania di Roger Schaller, portavoce di Sunrise. Che, dopo diversi giorni di verifiche, riesce a trovare l’inghippo. Questa la sua versione: “Sul certificato medico il nome del paziente è scritto in modo sbagliato. C’è un’acca di differenza. E questo ha fatto sì che il certificato non venisse abbinato al nostro cliente. Abbiamo migliaia di clienti e il sistema è complesso”.

La promessa - Schaller si impegna così a rescindere il contratto del 74enne di Biasca. “Lo faremo al più presto. Ora è tutto chiaro. E siamo pronti a rimborsare la cifra che la sua famiglia ha dovuto pagarci negli ultimi mesi. Ci spiace molto per questo malinteso”.    

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