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LIGORNETTOCasa Astra festeggia e pianifica un centro a Bellinzona

15.05.14 - 08:16
Casa Astra festeggia domenica a Mendrisio i dieci anni. Un’accoglienza costruita un mattone dopo l’altro...
Foto d'archivio (Tipress)
Casa Astra festeggia e pianifica un centro a Bellinzona
Casa Astra festeggia domenica a Mendrisio i dieci anni. Un’accoglienza costruita un mattone dopo l’altro...

LIGORNETTO - Son dieci anni che il cammino delle persone in difficoltà viene rischiarato da una stella: Casa Astra, progetto dell’Associazione Movimento dei Senza Voce, aprì il suo centro d’accoglienza a bassa soglia nell’ormai lontano 2004... «Il 1° maggio, per l’esattezza, data del contratto d’affitto in questo appartamento di Ligornetto. Il nome? Ne cercavamo uno simbolico, d’effetto – ricorda il responsabile Donato Di Blasi – . Ci stavamo arrovellando in 4-5, quando ci siamo ricordati del “Calzaturificio Astra”, ormai chiuso, a pianterreno».

L’impresa parte dunque col piede giusto e da allora, coi suoi 12 posti letto, la casa ha ospitato quasi 700 persone. «All’inizio collocavamo anche ex richiedenti asilo che avevano deciso di rientrare con un progetto nel loro Paese. Oggi ci occupiamo di persone con permesso B, quelle più fragili quando si esaurisce la disoccupazione. Ma è aumentata anche la presenza di svizzeri, ormai il 50% degli ospiti. Non c’è solo chi perde il lavoro, ma anche giovani-adulti senza particolare formazione o  con problemi famigliari». Senza Casa Astra che alternative ci sarebbero per chi non ha un tetto? «Per tutta questa zona grigia di persone è complicato. Ci sono tantissimi collocamenti nelle pensioni, sia da parte delle tutorie sia degli uffici dell’assistenza sociale. Questa è l’unica alternativa reale, ma per chi qui ha diritti. Per tutti gli altri non c’è nessuna soluzione». Se si guarda indietro? «I primi momenti furono un po’ difficili - ci dice Di Blasi -, ricordo in particolare che le autorità erano un po’ spaventate dal fatto che la nostra utenza fosse eterogenea e, secondo loro, difficile da gestire. Invece credo proprio che il punto di forza di Casa Astra sia stato proprio questa eterogeneità. Funziona l’amalgama e il numero limitato di posti».

Ora però i 12  posti letto vanno sempre più stretti, «anche perché, essendo ripartiti in  tre sole camere, non riusciamo a ospitare donne». Davanti a Casa Astra brilla tuttavia una nuova fulgida stella: «È l’ex Osteria del Ponte a Mendrisio, che abbiamo bloccato con un diritto di compera, i posti lì saranno 24. L’acquisto verrà concluso entro l’autunno» dice Di Blasi. Grazie alla raccolta fondi (il famoso mattone per Casa Astra), che è quasi ultimata. Ma se qualcun altro volesse far cemento coi  migliaia di donatori può ancora telefonare allo 091 647.46.47. Oltre che a Mendrisio, c’è anche l’intenzione di aprire un centro a Bellinzona. «Siamo in trattative. È nostra intenzione replicare l’esperienza di Casa Astra, ma adeguandola al territorio. È infatti fondamentale poter inserire le persone nel tessuto sociale esistente» sottolinea Di Blasi.

Adesso però è l'ora dei festeggiamenti: l'invito è esteso a tutti, domenica 18 maggio, all’Oratorio Casa della Gioventù in via Vecchio Ginnasio 26 a Mendrisio. Inizio alle 11.30, quindi pranzo, musica, animazione e cena (questa su prenotazione). Che dire? Auguri.

 

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