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CROGLIOCosa succede alla Minimotor? Ben 11 donne licenziate in mattinata

23.03.17 - 11:33
Nuvole nere sull’azienda che si occupa di meccanica di precisione. Già 16 posti saltati da inizio anno. La direttrice delle finanze: «Siamo alle prese con un calo delle vendite negli Stati Uniti»
faulhaber.com
Cosa succede alla Minimotor? Ben 11 donne licenziate in mattinata
Nuvole nere sull’azienda che si occupa di meccanica di precisione. Già 16 posti saltati da inizio anno. La direttrice delle finanze: «Siamo alle prese con un calo delle vendite negli Stati Uniti»

CROGLIO – Undici donne licenziate in un colpo solo oggi, giovedì, alla Minimotor SA di Croglio (Malcantone). Già 16 in totale i posti saltati da inizio anno. L’azienda internazionale, che si occupa di meccanica di precisione, sta attraversando un momento nero. «Siamo alle prese con un calo delle vendite negli Stati Uniti – conferma Barbara Boschetti, direttrice delle finanze –. È un problema che va avanti da diversi mesi purtroppo. Abbiamo perso alcuni nostri grossi clienti».

Produzione in crisi – La Minimotor è un’impresa che occupa ben 285 persone, di cui circa la metà nel reparto produzione. Proprio questo è il settore che al momento si trova in grave crisi. «Già tre operaie erano state licenziate a fine febbraio – dice Boschetti –. Poi abbiamo dovuto chiudere anche due contratti a tempo determinato. Stamane è arrivato il resto. Le donne licenziate sono tutte frontaliere. Anche perché il nostro reparto di produzione occupa solo personale femminile frontaliero».

Misure di accompagnamento – Sta soffrendo da tempo, l’azienda di Croglio. La direzione ammette di averle provate tutte per invertire la tendenza. «Abbiamo fatto diversi colloqui con i nostri clienti – riprende Boschetti –. Per capire se questa situazione sarebbe stata solo transitoria. Invano. È la prima volta che la Minimotor si trova confrontata con un’emergenza del genere. Anche per questo la direzione ha voluto istituire un team di supporto per le persone licenziate. Saranno accompagnate da consulenti che le aiuteranno nel trovare un altro impiego».

Il futuro – Intanto alcuni dipendenti dell’azienda parlano di un clima diventato pesante da circa un anno a questa parte. Anche tra i collaboratori ticinesi e residenti c’è chi ha paura di perdere il posto. Difficile, allo stato attuale delle cose, capire se la vicenda avrà ulteriori sviluppi negativi sul personale.

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COMMENTI
 

tazmaniac 7 anni fa su tio
Non capisco perché si debba sempre andare a voler cercare le disparità uomo donna. Un licenziato è un licenziato, che sia uomo o che sia donna. Se hanno licenziato 16 donne, probabilmente è perché in quel settore la maggioranza dei lavoratori è donna. Punto.

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Dovevano dire "Siccome gli uomini percepiscono uno stipendio più alto, per risparmiare abbiamo licenziato il personale maschile." Vedi le femministe come vanno in crisi! :-D

flyatwind 7 anni fa su tio
Il giornalista non ha però scritto che negli ultimi anni la Minimotors ha assunto un'ottantina di operaie di produzione e investito una pacca di milioni per ingrandire la ditta. E il Cantone, tanto per agevolarla, non le ha permesso di avere più posteggi per il personale. Quando si dice il promuovimento economico.

Salbra 7 anni fa su tio
Risposta a flyatwind
Ma cosa t'aspettavi di quei cinque rimbabiti di Bellinzona ...........,.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a flyatwind
E come volevi che ci arrivava il personale? In triciclo? Guarda che si parla di Croglio mica di un centro cittadino come Lugano o una zona industriale come il Vedeggio. E poi spiegami....cosa centra il fatto dei posteggi con licenziamenti dovuti al calo della cifra d'affari?

F/A-18 7 anni fa su tio
io sì che sarei contento se potessi usufruire delle strade senza passare ore in colonna, idem i miei dipendenti, tutto ciò mi costa centinaia di migliaia di franchi all'anno, capisci ora ?

Libero pensatore 7 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Credo che tutti saremmo contenti se il traffico si riducesse, ma il traffico c'è perché tutti usiamo l'automobile. Siamo tutti responsabili del traffico anche tu e i tuoi dipendenti. Io credo che quando qualcuno prendere il posto di lavoro e quando un'azienda importante mostra segni di cedimento ci sia poco da rallegrarsi. Esseee felice che un essere umano perda il posto di lavoro credo che sia eticamente inaccettabile. Siamo arrivati ad un livello di astio e xenofobia assolutamente inaccettabile. Quando sento o leggo certi commenti mi vergogno di essere ticinese. Prima o poi in questo cantone ci sarà qualcuno che chiederà ai frontalieri di andare in giro con una stella gialla attaccata agli indumenti.

Libero pensatore 7 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
La tua disamina è corretta. Nulla da dire su questo. Che fare quindi? Questa è la domanda giusta. Beh, sicuramente direi che gioire per il licenziamento di persone che non verranno certamente sostituiti da residenti non serve a nulla. È solamente una cosa di pessimo gusto e nulla di più. Per come la vedo io serve aumentare il livello di formazione dei nostri giovani, introdurre dei salari minimi che siano dignitosi, e sforzarsi per cambiare la mentalità imprenditoriale che ormai si è ridotta in molti casi (non tutti) ad inseguire la massimizzazione dei profitti infischiandomene del prossimo. Se non si riuscisse ad agire sui salari, perché è obiettivamebte difficile e comunque gli elettori si sono sempre detti contrari (partiti populisti di destra in primis, quello che continuano a fomentare l'odio ma alla fine sono guidati da gente che lucra sui poveri cristi) bisognerà agire sui prezzi. In primis sulla cassa malati, per passare poi a tutto il resto. Il problema è che qua si va male ma la gente sceglie di votare sempre per gli stessi partiti (vedi Lega e UDC) che sono quelli che ci stanno governando (hanno la maggioranza relativa) in questo momento e che hanno portato ai risultati che tutti noi vediamo.

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Maggioranza relativa, appunto, quindi vuol dire che a livello decisionale gli altri molto spesso la fanno da padroni coalizzandosi tra di loro, "Magari" per tornaconti personali, visto che moltissimi di loro sono anche "Imprenditori". In realtà poi la SOLUZIONE non sarebbe poi così complessa, volendo, basterebbe dare il lavoro a TUTTI i residenti in assistenza o disoccupazione del Ticino, il rimanente ai frontalieri. Il vero problema in realtà è la classe politica che come detto prima MOLTO SPESSO ha un proprio guadagno in questa attuale situazione.

Voodoochile 7 anni fa su tio
"Quando milioni di poveracci sono convinti che i loro problemi dipendano da chi sta peggio di loro, siamo di fronte al capolavoro delle classi dominanti" ... tutti contenti che 11 persone abbiano perso il posto di lavoro, come se gliene venisse in tasca qualcosa.

F/A-18 7 anni fa su tio
buone le osservazioni di navy, praticamente ho la stessa visione delle cose e con questo vorrei rispondere a Meno che pare essere molto preparato sull'argomento ma anche ipocrita e parecchio ottimista, io sono invece realista oltre che imprenditore, quindi quello che dico lo vivo sulla mia pelle, prepariamoci tutti a tempi grami, non che si viva peggio......bisognerà solo adeguarsi ed avere meno pretese, saluti a tutti.

F/A-18 7 anni fa su tio
undici auto in meno a fare colonna, peccato che questa fabbrica non si trova a Bioggio o Manno ma molto vicina alla frontiera, comunque la colonna comincia ad accorciarsi. Come qualcuno ha detto prima, i frontalieri lasciano niente da noi se non traffico, inquinamento e colonne, non è di queste industrie che ha bisogno il Ticino, ricordo che queste attività a ridosso del confine sfruttano le agevolazioni che il nostro governo gentilmente concede e la manodopera a basso costo degli schiavetti d'oltre ramina, spiace dirlo ma il nostro futuro sarà pieno di difficoltà, specie per gli svizzeri che si ritrovano totalmente spiazzati con un costo della vita fuori dalla realtà. Arriverà il momento, e qualcuno già lo fa, che prende baracca e burattini e lascia il paese, ci sono posti dove si vive bene e sottolineo si vive, con poco, tutta salute e felicità.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
e quali sarebbero le agevolazioni per la minimotors? Immagino che saprai che agevolazioni e sussidi non sono automatici e vengono concordati dopo contrattazioni ad hoc fra l'azienda e le autorità. Io queste informazioni non le ho... ma forse tu lavori nell'amministrazione di questa azienda?

vulpus 7 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Saranno anche undici auto in meno, forse.Di sicuro sono 11 imposte alla fonte in meno che il cantone e comune incassa. E seppur possano anche essere stipendi bassi, alla fine fanno una cifra elevata. Parametro che sempre dimenticano di citare chi continua a spalre palta contro i frontalieri regolare.

F/A-18 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
in generale tante aziende hanno agevolazioni, per esempio esentasse x tot anni, finito il periodo se ve vanno magari con un bel fallimento alle spalle, questo non è il caso di minimotors comunque è comunque do qui non è ticinese e forse con questa azienda collabora, per questo gli tien su la coda. Ripeto, il nostro paese è troppo caro e noi cittadini da qui in avanti soffriremo molto, salvo quelli che espatrieranno, saluti.

navy 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Scusami Meno se mi intrometto, ma cerchiamo di non essere troppo ipocriti. Se la Minimotors abbia o non abbia usufruito di agevolazioni del tipo "promovimento economico" ed affini, non mi è dato sapere e, francamente, non mi interessa. Che in Ticino, rispetto alla vicina penisola (da dove gran parte della mano d'opera in Minimotors provviene - questo lo so), vi siano condizioni di tassazione e burocrazia statale tipo macigni rispetto al Ticino, lo sanno anche i muri e, già per questo motivo, vi è una "agevolazione". Per quanto è della tua osservazione a riguardo contrattazioni ecc, (come le chiami tu), concedimi di esprimere forti, fortissimi dubbi. Un caso su tutti e tanto per, posso citare la "grande" PRAMAC SA. Questa ha ricevuto agevolazioni di vario tipo per, alla fine, mettercela in quel posto. Tutto ciò mentre, la sede ITALICA, continua a finanziare la MOTO GP.Capisco che, l'obiettività è faticosa ma cerchiamo di, per favore, lasciare nel ripostiglio questa ipocrisia canton ticinese doc.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a navy
Si dai ma il caso PRAMAC viene ripetuto da una vita, ma non mi sembra di avere sentito altri casi similari. Il caso PRAMAC è apragonabile al caso dei permessi di Gobbi e di Argo1 per Beltraminelli: C'è stato qualche funzionario che ha toppato alla grande. Io ti porto il caso TNF stabio che ha ottenuto agevolazioni ma ha investito nello stabile di sua proprietà 50 milioni di franchi ed è quidni difficile che se ne andrà una volta terminati i sussidi.. Perdonami Navy ma non posso ritenere obiettivo un discorso basato su un unico caso che ha la pretesa di generalizzare.

navy 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Caro Meno, generalizzo (per parafrasarti) il caso PRAMAC in quanto finito sui giornali in modo eclatante. Di casi molto meno eclatanti, anzi per nulla eclatanti che, pur avendo avuto aiuti non indifferenti da parte del promovimento economico, ve ne sono decine e decine. Decine di aziende che, in gran parte, hanno assunto mano d'opera d'oltre confine senza alcun fastidio e/o limitazione pur ricevendo aiuti e defiscalizzazioni. Certo, il caso che citi tu va lodato! Dei 50 milioni che ha investito quanti hanno un ritorno diretto su mano d'opera indigena? Non lo sai tu e non lo so io. Pertanto, parliamo di quel che sappiamo per favore. In ogni caso, tutta la cittadina di Biasca, grazie ad una politica del "vieni che ti sgravio" ha un moltiplicatore al 100% a discapito dei cittadini tutti! Capito? Ebbi la fortuna (o sfortuna) di ritrovarmi, qualche anno fa, ad un corso alla Bocconi di Milano con uno di questi imprenditori lombardi insediatosi a Biasca. Senza tanti problemi mi spiegò che, quanto furono in grado di fare in Svizzera, in Italia non l'avrebbero mai potuto nemmeno pensare. "Una volta che le agevolazioni finirono, chiudemmo l'azienda ed arrivederci"Capito? Potrei fare nomi di aziende che conosco molto bene tutte impostate nel "prendi e fotti". Avendo bisogno di lavorare, anche se con pseudonimo, preferisco evitare. Il liberalismo imprenditoriale atto a sdoganare tutte le porcate di imprenditori avidi ed interessati soprattutto a riempirsi le tasche ha rotto! Ha stufato! Al buon signor Vitta che prende bei soldini a fine mese, degli operai pagati 2'000 franchi al mese non frega niente. Prova ne è della bella azienda di 148 frontalieri su 150 dipendenti nel comune in cui era sindaco. Concludo dicendoti che la Giorgio Armani ha lasciato Mendrisiotto ed i buon momò non appena le agevolazioni fiscali sono finite. Anche lei impiegava solo residenti? Mi ripeto, dell'ipocrisia se ne hanno le scatole piene. Saluti.

F/A-18 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
il problema è che i nostri politici ci vanno SI a nozze con gli intrallazzatori tricolori, per esempio proprio con i bilaterali entrano gruppi e soldi che costruiscono alla grande, i tappeti per questi nuovi promotori i tappeti rossi sono stesi alla grande e chi partecipa ai lavori di costruzione, altre ditte tricolori che aprono da noi con altrettanta spianata di tappeti rossi, non hanno ostacoli, anzi, è come mai tutto questo se non per il fatto forse che hanno interessi comuni?

Don Quijote 7 anni fa su tio
La Mininotor è una signora azienda, una delle punte di diamante del Ticino. Non sono tutti frontalieri, e anche se lo fossero, tenendo conto dei vari milioni che distribuisce per l'acquisto di componenti ad altissimo valore aggiunto in diverse aziende sparse su tutto il territorio svizzero, rimane una signora azienda importantissima per il benessere dei residenti.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Don Quijote
Finalmente un ticinese che non piscia contro vento e sa distinguere le realtà virtuose. Purtroppo è diventata una moda, parlare senza conoscere.... mi viene sempre in mente quella famosa frase di Umberto Eco....

Tex85 7 anni fa su tio
Proprio bello sto franco forte del cavolo!!! Ma alla fine non ho più capito se hanno o no diritto alla disoccupazione? Non pagano gli oneri come tutti?

prophet 7 anni fa su tio
Risposta a Tex85
Ai frontalieri viene dedotta dalla busta paga la quota di disoccupazione che viene poi (in parte) riversata a Roma...i frontalieri disoccupati (che quindi perdono il permesso di lavoro) devono quindi annunciari alla cassa integrazione italiana. Il franco forte...esistono strumenti economici specifici da utilizzarsi per abbattere il più possibile l'effetto cambio...se sulla manodopera ovviamente si può fare poco...sull'acquisto di materie prime invece ci si guadagna perché ovviamente con un franco forte ...pago meno i prodotti che importo...certamente non é detto che si riesca a compensare al 100% le due cose...

Bandito976 7 anni fa su tio
Prima o poi chiude. Mi spiace dirlo ma é una cosa generale e gli stati uniti c'entrano poco. Il problema base sta nel fatto che in Ticino lavorano 70000 frontalieri e portano i soldi in Italia. Qui non spendono, anzi usufruiscono dei servizi a gratis (vedi spazzatura e fogne). I ticinesi confrontati con salari bassi vanno a fare la spesa in italia. Come fa a girare l'economia? E' il cane che si morde la coda. Sempre piú terra bruciata

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
il tuo commento è fuori luogo in sto caso. Si parla di un'azienda esportatrice che ha come clienti altre aziende e non consumatori finali. Quindi il tuo commento con l'articolo centra come cavoli a merenda.

Tarok 7 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
pensi proprio che lo stipendio miserevole di 70'000 frontalieri sia il perno su cui gira l'economia ticinese? compra un pallottoliere

Fran 7 anni fa su tio
I licenziati - fino a che si tratta di frontalieri, mi spiace a dirlo, ma a noi, che cavolo fritto ce ne frega? Noi Svizzeri, Ticinesi, Residenti, siamo in disoccupazione, in assistenza chi ha la peggio, grazie a questi imprenditori sciagurati che non fanno altro che assumere frontalieri. Chiudessero pure i battenti. A sto punto. Eccheccavolo!

patrick28 7 anni fa su tio
Risposta a Fran
COMMENTO VERGOGNOSO !!

Mesana 7 anni fa su tio
Risposta a Fran
condivido

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a Fran
Noi chi? Perchè devi parlare a nome dei ticinesi? Parla a nome tuo. E per seguire il tuo ragionamento....cosa dovrebbe importarcene a noi se tu non hai lavoro?

Arpac 7 anni fa su tio
Risposta a Fran
Per una volta devo concordare con "limortacci". Cosa che mi preoccupa anche un pochino devo dire. Sei completamente fuori luogo.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Fran
non riesci a vedere più in la del tuo naso eh? PS. se i manager della minimotor assumessero solo frontalieri come dici tu come mai l'articolo parla anche di svizzeri e residenti? Ti scandalizza che ci sono frontalieri ? Beh, nell'industria (come nel caso) i frontalieri ci sono sempre stati, da prima dei bilaterali e da decenni. Smettiamola di dire castronerie.

SosPettOso 7 anni fa su tio
Risposta a Fran
Un'ideina di cosa succede domani ce l'hai? Te la do io: Questi frontalieri muniti di permesso valido faranno passare tutte le aziende ticinesi proponendosi a salari ancor più bassi...

cambiamainagota 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
forse non so leggere io ma si parla di 285 dipendendi di cui la metà nella produzione (tutti frontalieri!) e addirittura si parla di personale licenziato che era stato assunto a tempo determinato! degli altri 140 dipendenti, che non sono nella produzione, non si sa la % di frontalieri e disoccupati. La ditta ha aperto in Svizzera dove si paga meno tasse, magari (e dico magari ne...) avrà ricevuto sussidi, ha una quota maggioritaria di frontalieri che non portano nessun indotto (come risaputo, che riportano tutto al paesello) e mi piacerebbe sapere quante tasse pagano qui....giusto per fare la somma tra + e -! Scusami ma i problemi dei Ticinesi credo siano altri

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
*raccontare (non sia mai che mi dai dello straniero che non ha imparato bene l'italiano! =)

pontsort 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
A dire il vero lo dice l'articolo che nella produzione sono tutti frontalieri, quindi a meno che il resto sono tutti residenti (ne dubito) la maggioranza é sicuramente di frontalieri. "Le donne licenziate sono tutte frontaliere. Anche perché il nostro reparto di produzione occupa solo personale femminile frontaliero»."

cambiamainagota 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
hahaha ma tu sei "fuori"....il tuo commento mi fa troppo ridere. Io ho ripreso solo i dati che sono stati scritti nell' articolo.. 1. l' intervistata dice che nella produzione sono tutti frontalieri (ed è quanto ho scritto) 2. Ho scritto che MAGARI (se capisci il significato della parola) quindi vuole dire che non lo so, è solo 1 ipotesi 3. se nella produzione sono tutti frontalieri e il 50% del personale è nella produzione credo che se gli altri non sono tutti domiciliati la matematica ci insegna che automaticamente la quota frontaliera diventa maggioritaria..... 4. Sulle tasse ho fatto una domanda solo per potermi fare un' idea degli indotti e dei costi della ditta, questo indica la voglia di non fare dei preconcetti ma capire le "conseguenze" per noi di un eventuale chiusura della ditta Ribadisco che credo che in Ticino ci siano problemi maggiori del licenziamento di 11 frontalieri, poi puoi non essere d' accordo con me ma questo non ti da la libertà di insultare le persone. Se hai problemi personali vedi di prendertela con altri.....take it easy

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a cambiamainagota
Hai ragione. Mi è sfuggito. Ma come ho detto è sempre stato così nella manifattura. Dove sarebbe il problema? Perfino la lega dice che i frontalieri nella produzione non sono il problema. Anche se ci fossero solo 30 dipendenti residenti (io conosco personalmente delle persone TICINESI che lavorano alla minimotors nella progettazione), sono 30 famiglie residenti che subirebbero le conseguenze di un eventuale futura chiusura. Quindi questo astio verso i frontalieri giustifica il menefreghismo per il personale residente che potrebbe perdere il lavoro? Per non parlare dell'indotto fiscale cantonale ma specialmente comunale. Tranquillo che un impresa di queste dimensioni e di questo valore aggiunto sicuramente ha il suo indotto.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Hai ragione. mea culpa. Mi chiedo solo se sia giusto che l'astio contro i frontalieri giustifichi il menefreghismo per i posti di lavoro di residenti in pericolo da questa situazione non rosea dell'azienda...

patrick28 7 anni fa su tio
SOLIDARIETÀ AI DIPENDENTI LICENZIATI ! FORZA UNIA
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