La decisione del Governo, che aveva assegnato il progetto al Consorzio ticinese "Tarabusino", non è stata oggetto di ricorsi
BELLINZONA - Il 20 settembre scorso il Governo aveva assegnato al Consorzio ticinese "Tarabusino" il progetto generale relativo al nuovo collegamento A2-A13. Tale decisione non è stata oggetto di ricorsi ed è ora cresciuta in giudicato.
Nell’odierna riunione tra il Direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, i servizi cantonali e i progettisti è stato dunque dato il via alla progettazione di quest’opera di notevole importanza per il Cantone. «L’incontro era atto a chiarire sin dall'inizio i ruoli dei vari attori, stabilire la tempistica e creare la squadra indispensabile a questo lavoro che si prospetta intenso e complesso», ha precisato il Consigliere di Stato.
Alla riunione plenaria ne è seguita un'altra tra la Direzione generale di progetto e gli stessi progettisti, nel corso della quale si è discusso di una serie di temi tecnici. Il team pluridisciplinare di “Tarabusino” disporrà ora di un anno di tempo per elaborare il progetto generale che, prima di essere trasmesso alla Confederazione, verrà posto in consultazione presso i servizi federali e cantonali.
Fra le varianti proposte dal Governo, in accordo con la Commissione intercomunale dei trasporti (CIT), i Comuni e le associazioni ambientaliste, l'Ufficio federale delle strade (USTRA) ha scelto il tracciato denominato «6A», variante che dallo svincolo di Bellinzona sud prevede l’aggiramento degli abitati di Cadenazzo, Contone e Quartino, con una galleria sotto il pendio del Monte Ceneri e che attraversa il fiume Ticino all'altezza dell'attuale ponte per collegarsi con l'A13 alla rotonda dell'aeroporto di Magadino