Da Chiasso a Bissone un solo Comune. E' questa la proposta del DI ai sindaci dei 17 Comuni del Mendrisiotto e del Basso Ceresio
BELLINZONA - Quale sarà il futuro dei Comuni a sud del pontediga? Il tema è stato affrontato in un incontro avvenuto oggi, mercoledì 28 settembre, a Bellinzona dal direttore del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi e i sindaci dei 17 Comuni del Mendrisiotto e Basso Ceresio.
La riunione, come riferisce il Dipartimento delle istituzioni in una nota – «si è svolta in un clima costruttivo» ed «ha permesso di discutere gli scenari contenuti nel Piano cantonale delle aggregazioni, come già avvenuto di recente con i rappresentanti degli agglomerati del Luganese e del Locarnese».
Il Dipartimento ha avanzato una nuova proposta per la regione a sud del ponte-diga di Melide: «un solo Comune».
Nell’incontro si è ripercorsa la prima fase della consultazione sul progetto di Piano cantonale delle aggregazioni (PCA). «In origine, come ricorda il Dipartimento diretto da Norman Gobbi, per il comprensorio a sud del ponte-diga venivano indicati due scenari aggregativi, «Val Mara» (cinque Comuni del Basso Ceresio) e «Mendrisiotto» (dodici Comuni dell’agglomerato urbano Chiasso-Mendrisio)».
Dalla consultazione erano emerse un’adesione di massima a questa prospettiva e la necessità di alcuni approfondimenti; era inoltre stata formulata l’ipotesi di riunire i due scenari in un unico Comune.
Proprio questa ipotesi di scenario aggregativo unificato è stata ora sottoposta ai Comuni del Mendrisiotto e Basso Ceresio. I Municipi potranno ora approfondire il tema e – entro la fine del mese di ottobre – formulare le proprie osservazioni.
Come noto, l’allestimento del Piano cantonale delle aggregazioni è stato riattivato nel corso dell’estate, dopo che il Tribunale federale ha confermato l’irricevibilità dell’iniziativa
costituzionale «Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona». In questo contesto il Dipartimento delle istituzioni ha deciso di organizzare alcune riunioni interlocutorie preliminari, concentrandosi sui comprensori urbani del Cantone. Anche nel corso dei precedenti incontri – con le autorità dei Comuni degli agglomerati del Luganese e del Locarnese – erano state proposte soluzioni alternative rispetto agli scenari inizialmente contenuti nel PCA.