Oltre 150 le notifiche già ricevute da "Segnalazione cantieri sospetti", sviluppata dagli edili ticinesi contro la concorrenza sleale. Lavoro fuori orario e ditte non identificate i casi più frequenti
BELLINZONA - E dire che si era deciso di «tenere un basso profilo»: per evitare che l'app, sviluppata dalla sezione Ticino della Società svizzera impresari costruttori, finisse per trasformarsi in strumento di alterco fra vicini, dalla denuncia magari troppo facile e pretestuosa per di più. Rilasciata in sordina giusto un anno fa, scaricata almeno cinquecento volte fra i 200 soci, gli uffici tecnici e qualche privato, libero professionista e non, "Segnalazione cantieri Ticino" avrebbe dimostrato invece di essere efficace come si auspicava. Oltre 150 le segnalazioni ricevute da allora: e «quasi tutte legittime», assicura con soddisfazione, sia pur in qualche modo rammaricata, il direttore Nicola Bagnolini.
Orari irregolari o ditte non identificabili - Lavoro fuori orario, anzitutto; ditte non identificate, poi, perché prive delle insegne necessarie in un cantiere. Queste le tipologie più frequenti di riscontri, che hanno portato a individuare comportamenti scorretti soprattutto «da parte di indipendenti italiani, che spesso non conoscono bene i regolamenti».
Pericolo (scampato) di abusi - Col senno di poi, conclusa ormai la fase sperimentale, non c'è da rinnegare la scelta di usare tanta discrezione, rifuggendo ogni clamore: «Per evitare – chiarisce il presidente Mauro Galli – che diventasse un'opportunità abusata, magari da parte di privati semplicemente infastiditi dai rumori ragionevoli di lavori accanto a casa. Sarebbe stato un peccato: non è questo lo scopo». Pericolo scongiurato, finora. Anzi, l'app «funziona così bene – continua Bagnolini – che di allargarne l'utilizzo non vi sarebbe neanche motivo».
Non è anonima: ma l'anonimato è garantito - Disponibile sugli store in versione smartphone o tablet, sfruttata soprattutto dai professionisti che forniscono le loro generalità dietro garanzia di anonimato, raccoglie immagini scattate sul posto o semplici ipotesi di irregolarità tramite questionario: smistate automaticamente dal sistema sulla base di una check list di dodici casistiche e inviate nell'immediato, via mail e 24 ore su 24, all'autorità competente.
Problema vecchio, soluzione nuova - Strumento di vile rappresaglia? Che equivoco: e oltraggio. Nelle mani degli addetti ai lavori, piuttosto una maniera agile e all'avanguardia per lottare contro un annoso problema: «La concorrenza sleale».