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CANTONE«Aria del Sottoceneri, la peggiore in Svizzera: meno auto!»

31.08.16 - 10:10
«Aria del Sottoceneri, la peggiore in Svizzera: meno auto!»

LUGANO - «Ridurre le auto e potenziare i mezzi pubblico, perchè la qualità dell’aria nel Sottoceneri, in prossimità delle reti stradali rimane la peggiore in Svizzera». A parlare è l'Associazione Traffico e Ambiente (ATA), Sezione Ticino che oggi si è espressa sul decreto esecutivo concernente le misure d’urgenza in caso di inquinamento atmosferico acuto. Sul decreto l'ATA in sostanza concorda in merito al fatto che le misure necessitano di un aggiornamento «in particolare alla luce del fatto che il provvedimento più incisivo ivi previsto – la limitazione a 80 km/h della velocità sull’autostrada – risulta pressoché privo di portata pratica alla luce della cronica congestione del traffico sulla A2 tra Lugano e Mendrisio/Chiasso nelle ore di punta».

Nelle sue valutazioni l'ATA invita il dipartimento a proseguire con la politica di riduzione del numero di veicoli in circolazione tramite potenziamento dei trasporti pubblici e contenimento del numero di parcheggi a disposizione. E aggiunge: «Peccato che oggi il Mendrisiotto e il Luganese abbiano praticamente il vuoto al di là dei confini nazionali a parte la linea TILO che percorre la tratta Bellinzona – Milano. Si spera che la S40 possa ora rapidamente essere completata sul lato italiano fino a Varese e Malpensa, dopo gli sfibranti ritardi degli ultimi anni. La stessa Confederazione giudicando il PAM2 (Progetto di Agglomerato del Mendrisiotto di seconda generazione) evidenza questa mancanza di collegamenti trasfrontalieri efficienti e sottolinea che i progetti di agglomerato delle regioni di frontiera devono guardare oltre i confini nazionali e impostare sinergie con le regioni confinanti».

Infine l'Associazione Traffico e Ambiente invita il Governo a farsi parte attiva affinché la Svizzera possa avere anche con l’Italia, così come li abbiamo con Austria, Germania e Francia, degli accordi concernenti gli autotrasporti di persone e di merci. «Questo permetterebbe - viene spiegato in un comunicato stampa - agli auto postali che oggi si fermano a Novazzano, a Bizzarone e a Chiasso di andare al di là della dogana e effettuare una ulteriore fermata in territorio italiano in piazzali Park&Ride appositamente costruiti e già oggi esistenti, ma poco o non utilizzati».

 

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