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GORDOLAEcco il funambolo ticinese che incanta il Brasile

26.08.16 - 07:12
La favola del 48enne Michele Politta, convocato dalla nazionale di footvolley per il mondiale in corso sulla sabbia di Rio: «Quando torno, andrò a caccia di talenti nella Svizzera italiana»
Ecco il funambolo ticinese che incanta il Brasile
La favola del 48enne Michele Politta, convocato dalla nazionale di footvolley per il mondiale in corso sulla sabbia di Rio: «Quando torno, andrò a caccia di talenti nella Svizzera italiana»

GORDOLA - C’è un ticinese che sta incantando il Brasile. È Michele Politta, 48enne di Gordola, di professione funzionario statale. Segni particolari? Appassionato di footvolley, uno strano sport che coniuga il calcio e la pallavolo da spiaggia. Michele di recente è stato convocato dalla nazionale svizzera per disputare il Mondiale in corso sulla sabbia di Rio. «Sono l’unico ticinese a fare competizioni a questi livelli – ammette –. Ogni tanto mi sento un po’ “solo”. Mi piacerebbe che questa disciplina fosse più diffusa anche dalle nostre parti». 

Vederlo mentre palleggia sulla sabbia è uno spettacolo. Il 48enne di Gordola consacra il suo tempo libero alla pratica del footvolley. E macina migliaia di chilometri per disputare tornei in tutta Europa. «Siccome in Ticino non ho l’opportunità di fare gare, mi devo spostare io. Almeno una volta a settimana vado ad allenarmi oltre San Gottardo, a Einsiedeln. Oppure in Italia. Per il resto vado un po’ ovunque. Di recente sono stato in Spagna, in Portogallo». 

Poi, spunta l’aneddoto. «Ho giocato a calcio per tanti anni. Ma a me in fondo interessava solo il lato tecnico. L’agonismo e i contrasti non facevano per me. Ho conosciuto il footvollley 12 anni fa su una spiaggia brasiliana. E sapete chi me l’ha presentato? Il famoso ex calciatore Leo Junior. Uno che ha fatto la storia del calcio brasiliano e non solo».

Si gioca in due contro due. Come nel beachvolley. Solo che si possono usare solo i piedi. «In Brasile io e il mio partner di gioco, il basilese Cedric Schmutz, sfideremo avversari che fanno questo di professione. Gente che passa le proprie giornate ad allenarsi sulle spiagge. Sarà un grande onore.  A livello europeo la nazionale svizzera è ben messa. Vedremo cosa riusciamo a combinare contro le star mondiali». 

Il torneo in corso a Rio per Michele ha anche un valore simbolico. «I brasiliani vanno pazzi per questo sport. E vorrebbero che diventasse disciplina olimpica. Questo mondiale ha anche lo scopo di mostrare al mondo la bontà di questa ipotesi. Sarebbe fantastico se tra quattro anni a Tokyo il footvolley fosse presente. A quel punto, mi batterei per trovare talenti nella Svizzera italiana, da portare alle Olimpiadi del 2020. Sono pronto ad andare a caccia».     

 

 

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