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CANTONESempre meno ticinesi parlano il dialetto

22.08.16 - 08:46
Il dialetto viene parlato dal 30,7% della popolazione sopra i 15 anni
Foto d'archivio (Tipress)
Sempre meno ticinesi parlano il dialetto
Il dialetto viene parlato dal 30,7% della popolazione sopra i 15 anni

BELLINZONA - Il dialetto in perdita di velocità. Lo dice la statistica in uno studio dell'Osservatorio linguistico della Svizzera italiana (OLSI) elaborato insieme all'Ufficio di Statistica (USTAT).

In Ticino il 30,7% della popolazione sopra i 15 anni di età dichiara di parlare anche dialetto a casa. Nel 2000 era ancora il 36,7%.

Come ha spiegato al Corriere del Ticino Matteo Casoni dell'Osservatorio linguistico, coautore dello studio, sono diverse le ragioni di questa diminuzione a cominciare da una perdita di immagine e di utilità iniziata negli anni '70. Allora sì preferì l'italiano per ragioni di prestigio sociale o di carriera. Inoltre bisogna anche tenere conto della forte immigrazione che ha causato l'arrivo di persone parlanti lingue diverse.

Tuttavia oggi, la nostalgia dei tempi passati e la moda del "vintage" non ha risparmiato neppure il dialetto. E allora, a differenza degli anni Settanta e Ottanta, il dialetto è tornato in auge e ha riconquistato un certo prestigio, tanto che viene utilizzato in spot pubblicitari e da diverse persone nei blog, negli sms e, in generale, sui social network. Nel mondo sempre più globalizzato il dialetto ticinese, nonostante appartenga alle lingue italiche del ramo occidentale lombardo, viene preferito da molti per una questione identitaria o meglio, come ha spiegato Casoni, «continua a rappresentare un segnale identitario verso l'Italia».

Come tutti gli idiomi, anche il dialetto cambia con i mutamenti economici e sociali delle comunità che lo parlano. E allora ecco che per difenderlo, si è lanciata il novembre scorso una petizione che chiede di ripristinare la programmazione della commedia dialettale RSI.

La nostra sezione sul dialetto: www.tio.ch/dialet

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COMMENTI
 

neuropoli 7 anni fa su tio
la foto dell'articolo scattata a Rancate diversi mesi fa'

Tiger 7 anni fa su tio
Ringrazio i miei nonni e i miei genitori, per avermi sempre parlato in dialetto. Non mi hanno solo insegnato una lingua, ma mi hanno trasmesso la chiave per conoscere e capire da dentro, la cultura ticinese.

Antares46 7 anni fa su tio
x York11 - ….ho ricevuto notifica via e-mail del tuo commento non pubblicato, in risposta al mio Nickname: york11 Commento: Guarda che prendere la cittadinanza svizzera non è la cosa più importante e fondamentale del mondo, il tuo limite mentale lo si capisce perfettamente da quello che scrivi, per entrare meglio nella parte potevi scriverlo in dialetto, preferibilmente di Locarno io ti rispondo in questo modo…... …. con malcelato disprezzo e sarcasmo ritieni un limite mentale quello che io invece opportunamente definisco “integrazione” e di fatto perdi un’occasione d’oro per tacere. Capisco che questo concetto è complicato da assimilare specialmente per chi la cittadinanza svizzera l’ha avuta o la chiede solo per una questione di convenienza e utilità. Potrebbe essere il caso tuo? Per il resto non mi vergogno ne di parlare il mio dialetto (Locarnese) ne di ascoltare il dialetto di altre persone, sia che si tratti del dialetto della Verzasca, Valle Maggia, Bedretto, Val colla o Val di Muggio per quanto possa essere ancora corrispondente a quello parlato dai nostri anziani. Poi ammetto la mia ignoranza purtroppo nello scrivere in dialetto. Certamente non facile per chi non esperto in materia. Giocoforza quindi esprimermi in italiano pur con tutti i miei limiti. Nonostante tutto, non mi paragono a persone che provengono da nazioni a noi molto vicine dove il 70 per cento sono analfabeti allo stato puro, che a malapena hanno raggiunto la terza elementare e nemmeno sanno scrivere il loro cognome e nome. Si vantano pero’ di aver lasciato una nazione che secondo loro è la culla della civiltà e spesso e volentieri sputano nel piatto dove mangiano senza preoccuparsi di guardare cosa accade appena oltre il confine, calpestando le piu elementari norme di educazione nei confronti della nazione che li ospita o li tollera (fai un po tu). E non venirmi a dire che queste persone hanno fatto il benessere della Svizzera….Il nostro benessere ce lo siamo guadagnati noi svizzeri con la nostra disciplina e sgobbando. Questi sono venuti da noi per opportunità, ed hanno lavorato come imponeva il “dovere” raggiungendo a loro volta, chi piu chi meno, un certo benessere che nella patria d’origine avrebbero solamente immaginato. Ne consegue che se mi guardo attorno e tenuto conto dei pro e dei contro, rimane ben poco da invidiare e desiderare.

Tiger 7 anni fa su tio
I prim che i scbaia ié i genituur. Se tra de luur i parla dialet, us capis miga perché dal mument che i gá un fiö, ig parla italian. De solit se tug domandi ul perché, it rescpund che l'è per via de quand u nará a scöra, per evitaa cu gabbia difficoltà con la lingua. Ball! Mí e la magioranza de chii che i vegneva a scöra cun mí, uma sempro parló dialett tra de nüm. E um a imparó comunque a leng e scriif in italian. Anzi, per quant um riguarda, ul italian l'è sempro staia la mé materia preferida. A gó miga fiö, ma se ag naresi, ag parleres de sicüc domaa in dialet.

Antares46 7 anni fa su tio
Risposta a Tiger
...condivido il tuo ragionamento, il problema che i nostri figli che vanno a scuola se parlano dialetto hanno buone probabilità di essere emarginati da docenti, che come ho già detto in altra parte è piu facile che parlino il meridionale che il nostro dialetto...! Quindi oltre il danno anche la beffa!!

Tiger 7 anni fa su tio
Risposta a Antares46
Tu ghé reson. Però l'è miga un bon mutiif per parlaa in italian ai propi fiö. Anzi.

87 7 anni fa su tio
da un caso che conosco: persona nata e cresciuta in Ticino. madre svizzerotedesca, oltre a svizzerotedesco parla anche italiano. padre ticinese, oltre al dialetto parla italiano e francese in casa si parlava solo italiano, a scuola insegnavano solo italiano, nel quartiere si parlava solo italiano. Dialetto ticinese (variazione del dialetto lombardo), non è stato insegnato. Dialetto svizzerotedesco, non è stato insegnato. Il dialetto non ha solo parole sue, ma trovo che è molto basato su espressioni regionali. Se non conosci e/o non si sa interpretare queste espressioni, di dialetto se ne parla poco. Personalmente preferisco ascoltare chi parla il dialetto della ferrovia, perchè quelli di valle mi fanno venire la pelle d'oca certe volte. Comprendo bene ma non parlo.

pillola rossa 7 anni fa su tio
El saresa belisim se la RED la ma laseresa comentaa un (1) blog al dì domaa in dialett (mia da sport però).

Cleofe 7 anni fa su tio
la foto e' stata scattata nel paese di Rancate, dove da diversi anni si tramanda la tradizione di "impiccare il gennaio" con appeso al collo una frase che ironizza l'andamento del nostro paese. un plauso a chi, come i Rancatesi, porta avanti queste perle.

GIGETTO 7 anni fa su tio
Troppi stranieri ...... che non lo parlano. Stiamo diventando una riserva indiana!

Antares46 7 anni fa su tio
..a mio modo di vedere chi vuole ottenere la cittadinanza Svizzera deve sostenere un esame orale del dialetto della regione dove risiede oltre naturalmente all'esame di civica molto, molto approfondito e a quello di storia (Svizzera naturalmente). Solo cosi darà garanzia di una buona integrazione ai nostri usi e costumi. Sono certo che la percentuale dei rigommati si abbasserebbe notevolmente!!!

Arciere 7 anni fa su tio
Risposta a Antares46
Seguendo questa logica, vorrei vedere quanti svizzeri sarebbero integrati se dovessero passare un esame di dialetto, civica e storia della Svizzera...

Antares46 7 anni fa su tio
Risposta a Arciere
....se risiedi da anni nel Locarnese non si pretende di sapere il dialetto della Valle Bedretto o della Verzasca, ma quello di Locarno si. Sarebbe la dimostrazione che sei veramente intenzionato ad integrarti nella comunità. Per il resto le materie le insegnano a scuola oppure le conoscenze si possono avere con un po di applicazione nello studio. Quando fai la patente di guida, di caccia o di pesca, devi anche studiare per ottenere la licenza!!! Non da ultimo e assai importante, chi chiede la cittadinanza svizzera deve assolutamente rinunciare a qualsiasi altra cittadinanza precedente. A mia conoscenza persone con ben tre cittadinanze differenti. Cosa facciamo la raccolta delle figurine?

york11 7 anni fa su tio
Risposta a Antares46
Guarda che prendere la cittadinanza svizzera non è la cosa più importante e fondamentale del mondo, il tuo limite mentale lo si capisce perfettamente da quello che scrivi, per entrare meglio nella parte potevi scriverlo in dialetto, preferibilmente di Locarno

GI 7 anni fa su tio
Il "gioco" delle percentuali dice veramente poco se non si prende in considerazione il numero delle persone.....per anacronismo numericamente potrebbero essere di più ma, a seguito della crescita della popolazione (tutti stranieri...sic) ecco che statisticamente sono di meno.

pillola rossa 7 anni fa su tio
Scischtroi, chiauz, chiauzett, chiazoi, chiauzaroi, curenja do dres e ... bofum int per la carèè (belisim dai!)

Arciere 7 anni fa su tio
All'orale passa, ma leggere commenti in dialetto è laborioso, soprattutto che è sovente scritto in modo molto approssimativo. Generalmente li salto se sono un po' lunghetti, talmente li trovo fastidiosi.

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a Arciere
solo in questo articolo abbiamo scritto nel nostro dialetto, ma se non ti piace...cambia canale e bonanott sonaduu.

YouAreWhatWeEat 7 anni fa su tio
Risposta a Arciere
Sono d'accordo. I dialetti si differenziano dalle lingue proprio per il fatto che sono di uso esclusivamente orale e non possiedono regole ortografiche. Infatti ognuno li scrive un po' come vuole e i asan an aprofita. Ma a parte questo, tramandare e tenere vivo il dialetto è importantissimo dal punto di vista culturale e flokloristico, soprattutto in questa nostra era globalizzata. Viva il dialetto!

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
che "non possiedono regole ortografiche" dillo ad alberto nessi e a tutti i poeti ticinesi che hanno lasciato scritti deliziosi in dialetto :-)

YouAreWhatWeEat 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Ok allora mi saprai dire quale delle seguenti frasi è corretta dal punto di vista ortografico: - quel li l'è mat - chel lì lé mat - quellì l'è mat ecc, ecc

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
non sono un dialettologo, ma se lo chiedi a loro di sicuro ti rispondono. cmq le espressioni cambiano a dipendenza delle regioni (quel e chel sono corretti ambedue e sono espressione di due regioni diverse).

Antares46 7 anni fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
..secondo me sono tutti e tre scritti correttamente...dipende solo di quale dialetto si tratta..ma la pronuncia funziona per tutti e tre i casi descritti!!!

YouAreWhatWeEat 7 anni fa su tio
Risposta a Antares46
Esatto. Partendo dal presupposto che il dialetto è lo stesso, si può dire che tutte e tre le frasi sono scritte correttamente. Non esiste l'errore perché non esiste una regola. E visto che i modi per definire la fonetica e la pronuncia sono a discrezione di chi scrive, la lettura poi spesso risulta ostica anche a chi il dialetto lo conosce bene.

YouAreWhatWeEat 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
La dialettologia si limita a studiare il dialetto nel suo contesto geografico, sociale e storico. Non ho bisogno di andare da un dialettologo per farmi dire quello che già so, cioè che non esistono regole ortografiche nei dialetti e che questo li differenzia dalle lingue. Che le espressione cambino da regione a regione o da pese a paese è cosa nota, io ti ho fatto una domanda diversa e molto precisa. la parola "matto" in dialetto come si scrive, "mat" o "matt"? capisci cosa intendo?

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
il dialettologo è un linguista specializzato in dialettologia (voc. treccani). se lo è, è pure in grado di dire come si scrive ciò che si parla in un determinato luogo. se poi sai già, inutile chiedere.

YouAreWhatWeEat 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
No. Il dialettologo è un linguista ma questo non vuol dire che automaticamente nel dialetto esistano regole ortografiche precise. La linguistica studia il linguaggio e le lingue in tutti i loro aspetti storico-naturali, anche quelle peculiari come i dialetti che non possiedono regole di scrittura. Infatti il dizionario descrive il dialetto come "idioma proprio di una determinata comunità [...], caratterizzato dall'uso prevalentemente (o esclusivamente) orale e da limitate funzioni comunicative.

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a YouAreWhatWeEat
grazie per le precisazioni, cmq il dialetto è insuperabile in quanto a possibilità di comunicazione con i propri simili. i am what i am ;-)

YouAreWhatWeEat 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
ah anca mi coi soci a sa capisom sùbit. l'italian l'è poss a confronto.. em da tegnil vif nùm che a podum

Arciere 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Io migrante disperato, bwana, io non capire nagott di tua lingua. Però non vero quello che tu dici, dialetto scrivere spesso in commenti. E io non cambiare canale per fare piacere te. D'altronde io sicuro che mio commento attirato reazione come tua, sciovinista dai mé ciapp :-))

Antares46 7 anni fa su tio
Risposta a Arciere
questo è dialetto del Bozwana...ana...ana!!

leopoldo 7 anni fa su tio
perche la parola non passa?

leopoldo 7 anni fa su tio
corrego se nem inanz in sci gavrem dialet ni nost sit e sarem num a capi piu nient

leopoldo 7 anni fa su tio
se nem inanz in sci gavrem dialet ni nost sit,e sarem num a capi piu nient.

patrick28 7 anni fa su tio
Il commento di Güglielmo vergognoso. Spero venga cancellato subito. Grazie

Equalizer 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Scbaiaa, el Gügliem u g'ha rason da vend.

Equalizer 7 anni fa su tio
E se ti scrivi in dialet sü scto sit chi ti rischi anche che i ta cancela dopo des minut...

911 7 anni fa su tio
cosa pretendiamo ,fra un po`ci saranno piu`profughi che Ticinesi, e questi se parliamo il nostro dialetto ci faranno una colpa perche`cosi `non si possono integrare.

negang 7 anni fa su tio
Peccato. Un valore che si perde. A volte in dialetto basta una espressione colorita per rendere una idea che in Italiano ci vorrebbe una frase intera per renderla.

boroberto51 7 anni fa su tio
Risposta a negang
Verissimo...ed è vero in tutte le parti del mondo, non solo in Ticino. Il dialetto è la cultura di un territorio e queste "espressioni" sono il frutto di popolazioni che arrivano, a volte, aparlarsi solo con un gesto o con un'espressione.

vulpus 7 anni fa su tio
Parlarlo é una cosa scriverlo un'altra. è vero, anche se le statistiche sembrano dire il contrario, che il dialetto non è in perdita di velocità.Anzi. Molti giovani hanno ripreso ad esprimersi in questo idioma. E pure nei rapporti commerciali in Ticino, ha ripreso auge. Anzi, talvolta è un mezzo per agevolari i contatti ed essere più diretti , nei contenuti. Purtroppo ci sono anche alcune schiere di residenti originari che non lo parlano più, nonostante lo conoscano. E chissà che la scuola, potrebbe magari introdurre , nell'ambito delle materie che concernono la lingua, qualche lezione in merito, senza avere l'ardire di insegnarlo, ma di esaminare il significato delle parole, che spesso ripetiamo perchè sappiamo che si riferiscono a qualcosa, ma il cui significato è più profondo. Ben vengano le commedie, ma non nel dialetto che la RSI vorrebbe insegnare agli ascoltatori della domenica mattina.Che lo facciano con chi sa il dialetto e non con chi parla solo l'italiano.

volabas 7 anni fa su tio
e per forza...stiamo imparando l'arabo.la vedi molto maa

navy 7 anni fa su tio
.....se parli DIALETTO e porti il BURKA......in TICINO sei straniero e finito.......

Güglielmo 7 anni fa su tio
a piangium ades che l'è trop tardi, Sem i solit cagasot. i züchin ia mia fai tanti stori, al Schwitzerdütch prima, pö al rest.... e i ga rason. Dopo che sa capisum l'è n'altra storia, ma Sem sempru nai dacordi listes. tüti sti inteletualoidi e ben pensanti dala dumeniga ia ruvinaa tüt, cumpresa la nostra cültura linguistica.mi go na neuda che a l'asilo la parla dialet, i la guarda cuma se la vegn gio da marte, maestra cumpresa. i ga di cun la mam che la def parlag su itaglian.... alura a go insegna mi quaicos in dialet tedesc "leck mir am arsch" insci se i ga dumanda se chel vör di la po dig basum al cu....

dudo 7 anni fa su tio
Risposta a Güglielmo
Läk mich am Arch.

Antares46 7 anni fa su tio
Risposta a Güglielmo
colorito ma rende l'idea!! E' piu facile che un insegnante o una insegnante sappia il meridionale piuttosto che il nostro dialetto.

dudo 7 anni fa su tio
Risposta a dudo
Antendevo: Arsch

Peggy 7 anni fa su tio
E' un peccato, ma ogni tanto quando sento parlare dialetto mi si accappona la pelle!!! Per parlarlo così male è meglio non parlarlo affatto :-) Ormai il dialetto dei nostri nonni è quasi scomparso.

Antares46 7 anni fa su tio
Risposta a Peggy
..e vedrai andando avanti quando il nostro dialetto si mescolerà con quello dei Balcani, della Turchia, con quelli provenienti dal Corno d'Africa!!! Sarà molto melodioso da ascoltare. Lo impareremo anche noi dai nostri nipoti e pronipoti....

sedelin 7 anni fa su tio
l'è un gran pecaaa! uramai i fambrus, i negrisöö, i pertugal, i magiosctri... nesün i sa quasi pü sèca iè. i cumedi dialetai iè benvegnüü, però ché i sia cumè quii uriginai dal brau maspoli. spétémmm....
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