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MANNOSalvadè è il nuovo direttore dell'ISEA

06.07.16 - 10:27
Il professore entrerà in carica il prossimo primo settembre e sostituirà Ivano Beltrami che andrà in pensione
Supsi
Salvadè è il nuovo direttore dell'ISEA
Il professore entrerà in carica il prossimo primo settembre e sostituirà Ivano Beltrami che andrà in pensione

MANNO - Il Professor Andrea Salvadè è stato nominato nuovo Direttore dell’Istituto sistemi e elettronica applicata (ISEA) della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI).

Andrea Salvadè, che entrerà in carica il 1. settembre 2016, subentra ad Ivano Beltrami, attuale Direttore dell’istituto che dopo 7 anni di attività presso la SUPSI passerà al beneficio della pensione.
Durante il processo di selezione, il Prof. Salvadè si è distinto in particolare per il suo profilo scientifico, l’esperienza negli ambiti della formazione universitaria e della ricerca applicata, la conoscenza del sistema universitario, di innovazione e ricerca svizzero, e la conoscenza dell’industria nazionale e ticinese.

Attinente di Ligornetto, Andrea Salvadè frequenta il Politecnico federale di Zurigo, dove nel 1989 consegue il titolo di Ingegnere ETH in elettrotecnica. Dopo un’esperienza professionale di cinque anni presso la Siemens-Albis di Zurigo, nel 1993 diventa collaboratore scientifico presso il Laboratorio di microelettronica MICROSWISS e docente presso l’allora Scuola Tecnica Superiore, poi integrata nella SUPSI. Da allora, all’interno della scuola universitaria professionale ha ricoperto molteplici ruoli, fornendo un importante contributo alla crescita del Dipartimento tecnologie innovative e collaborando attivamente con molte istituzioni ed aziende del territorio.

La SUPSI esprime «le proprie congratulazioni, insieme ai migliori auguri per questa nuova e stimolante sfida che intraprenderà alla testa dell’ISEA e quale membro della direzione del Dipartimento tecnologie innovative» a Salvadè. Mentre a Ivano Beltrami, l’attuale direttore, «vanno i più sentiti ringraziamenti per l’importante contributo dato alla crescita della nostra istituzione in questi anni».

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