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BELLINZONALa donna che studia i segreti del DNA: «Così incastriamo i criminali»

23.06.16 - 07:34
Pun Ka-Man è la nuova dottoressa della polizia scientifica ticinese. Ed è un'esperta delle tracce di contatto: «Ogni giorno perdiamo 400.000 cellule per strada…»
Tio
La donna che studia i segreti del DNA: «Così incastriamo i criminali»
Pun Ka-Man è la nuova dottoressa della polizia scientifica ticinese. Ed è un'esperta delle tracce di contatto: «Ogni giorno perdiamo 400.000 cellule per strada…»

BELLINZONA - Tratti orientali che non nascondono le origini di Hong Kong. Un sorriso travolgente. E quel soprannome, “Pops”, che la rende simile a un personaggio da serial TV. Pun Ka-Man, classe 1979, è la nuova dottoressa della polizia scientifica ticinese. Un’esperta delle cosiddette tracce di contatto, su cui ha basato la tesi che di recente le ha permesso di ottenere il dottorato in scienze forensi a Losanna. «Le tracce di contatto – dice – stanno cambiando il modo di lavorare della polizia scientifica. Basti pensare che nel 2002 in Ticino se ne erano catalogate un centinaio, lo scorso anno quasi 2000. Anche a livello nazionale, nello stesso lasso di tempo, c'è stata una crescita delle registrazioni delle tracce di contatto del 70-80%».

Cosa sono esattamente le tracce di contatto?
Fino al 1997 la Scientifica si basava prevalentemente su sangue, saliva, sperma, urina, feci. Tracce di DNA classiche, insomma. A un certo punto, grazie a due ricercatori australiani, ci si è resi conto che quando tocchiamo qualsiasi oggetto non solo lasciamo le impronte digitali, ma anche il nostro DNA.

Un filone recente dunque.
Sì. Il nostro corpo è pieno di cellule. Calcolate che noi in una giornata ne perdiamo circa 400.000. Ne lasciamo ovunque. Sulle maniglie delle porte, sulle posate, sul cellulare, sulle mani che stringiamo. Queste sono le tracce di contatto.    

Come vengono rilevate?
Immaginatevi una rapina a un distributore di benzina. Dalle telecamere di videosorveglianza, possiamo vedere dove i malviventi hanno messo le mani. Quindi sappiamo dove rilevare un certo tipo di tracce. E poco importa se indossano i guanti. Non lasciare tracce di contatto per un ladro è quasi impossibile. Basta che si tocchi la fronte per un secondo, anche solo per sbaglio, e alcune cellule si staccano dal suo corpo depositandosi sui suoi guanti.

Insomma, per i malviventi la vita è sempre più dura…
Sì. Però purtroppo anche la polizia scientifica ha dei limiti. Una parte del DNA, per questioni legislative ed etiche, non la possiamo tenere in considerazione. Ed è quella che ci darebbe le informazioni genetiche più interessanti per un’inchiesta di polizia, come ad esempio il colore degli occhi di una persona.

Non è un controsenso?
Forse. Alcuni Paesi stanno cercando di andare oltre queste limitazioni. Su certe cose abbiamo le mani legate. Ad esempio, i laboratori di polizia non sono autorizzati a fare direttamente le analisi. Per questo devono fare affidamento a laboratori esterni presso istituti di medicina legale. Nonostante questi paletti, riusciamo comunque a toglierci grosse soddisfazioni. 

Può fare un esempio concreto?
Le tracce di contatto vengono inserite in una banca dati. E nel caso in cui un criminale venga poi colto in flagrante è possibile ricostruire situazioni importanti. Prendiamo il caso di una rapina a una gioielleria, verificatasi qualche anno fa nel Locarnese. Dalla videosorveglianza siamo riusciti a capire che i rapinatori si erano mossi in bicicletta. In un secondo tempo, abbiamo trovato le biciclette nel lago. Le abbiamo analizzate e, nonostante fossero in acqua da diverse ore, abbiamo rilevato tracce di contatto. 

E poi?
A quel punto i profili estratti dalle tracce prelevate dalle biciclette sono stati inseriti nella banca dati nazionale, purtroppo con esito negativo. Abbiamo quindi inoltrato i profili all’Interpol. Qualche tempo dopo, siamo stati contattati dalla polizia di un altro Paese, dove era stata appena arrestata una persona con lo stesso profilo che noi avevamo tracciato mesi prima.

Come ha reagito a questa notizia?
Personalmente ero euforica. Questi sono risultati importanti per chi fa il nostro mestiere.     

Apriamo una parentesi sugli omicidi. Esiste il delitto perfetto?
Secondo me sì. Ma bisogna avere tante competenze per riuscirci oggi. E soprattutto i fatti devono verificarsi con parecchia calma. Cosa quasi impossibile. Ricordo di essere stata sulla scena di un omicidio nel Luganese. L’autore del delitto aveva cercato di cancellare le tracce. Maldestramente. Siamo riusciti comunque a trovare delle tracce e a confrontarle col DNA del sospettato. 

Il DNA può mentire?
No, mai. Però bisogna saperlo contestualizzare. Non tutto è immediato. Se io ad esempio analizzo una maniglia, devo considerare che possono averci messo le mani decine di persone oltre all’indiziato. La Scientifica rappresenta solamente un tassello di una grande macchina che è la polizia. Da soli non possiamo fare nulla, i grandi successi si ottengono col lavoro di squadra. 

Parliamo un attimo di lei. Chi è Pun Ka-Man?
Una ragazza nata a Hong Kong e arrivata in Europa all’età di 7 anni. Fino ai 14 anni ho vissuto a Brescia. Poi i miei genitori si sono trasferiti a Lugano. Ho la doppia nazionalità, svizzera e britannica e amo le serie televisive poliziesche. Attualmente ho un doppio incarico presso la polizia cantonale. Sono agente specialista in scienze forensi, ma anche responsabile del controllo qualità per la Scientifica.

Lei ha passato l’ultimo decennio della sua vita a studiare i segreti del DNA. Dove ci porterà la scienza?
Spero molto lontano. I margini di miglioramento sono enormi. Tra noi e i criminali è come se fosse in corso un gioco continuo. Loro imparano nuovi trucchi e noi prendiamo le contromisure. Vogliamo essere sempre un passo avanti rispetto a loro.  

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COMMENTI
 

Matto04 7 anni fa su tio
Giusto. ;)quando poi é messa in pericolo la vita dei nostri agenti? e dopo la rapina a mano armata.. sono giá in giro.

SosPettOso 7 anni fa su tio
Complimenti alla signorina per i sui risultati accademici. ...però smettiamola di prenderci in giro: non serve a nulla accertare la colpevolezza di un rapinatore (spendendo migliaia di fr in analisi del DNA) se poi il giorno dopo viene rimesso in strada con una pacca sulle spalle.
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