I promotori puntano ad un prestito ipotecario tramite una cordata guidata da BancaStato. Coinvolto pure Sawiris
AMBRÌ - Nuova Valascia quanto ci costi. Sono infatti lievitate le spese per l'edificazione della nuova pista dell'HCAP sulla piana di Ambrì. Dai 35-40 milioni previsti si è passati ai circa 50 effettivi, a causa dei contenuti aggiuntivi voluti per garantire la sostenibilità del progetto a lungo termine. La cifra è stata presentata oggi al Consiglio di Stato - che ha ribadito il sostegno di principio al progetto -, dai rappresentanti della Valascia immobiliare SA, dell’HC Ambrì Piotta e del Comune di Quinto, accompagnati dall’architetto Mario Botta.
La riunione ha consentito di discutere lo stato di avanzamento del progetto per una nuova pista di ghiaccio che rispetti le prescrizioni della Lega nazionale di hockey e soddisfi – grazie a contenuti multifunzionali – le esigenze della regione Tre Valli.
Sostenibilità - I promotori della «Nuova Valascia» hanno riassunto la situazione attuale del progetto, soffermandosi in particolare sui contenuti aggiuntivi che assicureranno la sostenibilità a lungo termine dell’investimento per la struttura sportiva indipendentemente dai risultati sportivi dell’HCAP. È stata quindi anticipata l’intenzione di unificare la gestione dell’ex aerodromo e quella della futura pista di ghiaccio, tramite una nuova società mista con la partecipazione della Valascia immobiliare SA e del Comune di Quinto. Un piano di finanziamento dettagliato sarà consegnato al Governo nei prossimi giorni.
Cordata bancaria - Al Consiglio di Stato è stato chiesto, nel frattempo, di favorire la formazione di una cordata bancaria guidata da BancaStato, che assicuri – tramite un prestito ipotecario – la prima parte delle risorse proprie necessarie al finanziamento dell’opera, ritenuto che il resto dell’operazione sarà finanziata da investitori privati, con i quali i contatti sono già in fase avanzata. Questa soluzione permetterebbe di iniziare l’opera nei tempi previsti; la prima squadra dell’HC Ambrì Piotta sarebbe così in grado di disputare le partite casalinghe nel nuovo stadio a partire dal settembre 2018.
Rilancio della regione - Il Governo ha preso atto delle informazioni fornite dalla Valascia immobiliare SA e riaffermato il proprio sostegno di principio al progetto, che costituisce un tassello potenzialmente importante nel rilancio della regione Tre Valli – anche in previsione dell’apertura della nuova trasversale ferroviaria AlpTransit. Il Governo attende ora di prendere visione del piano di finanziamento e della concretizzazione della raccolta dei capitali rimanenti.
Chi la finanzia? - I promotori hanno pure specificato come verrà finanziata l'opera, spiegando che non verrà superato il tetto dei 50 milioni. «Di questi, il 35% provengono da sussidi cantonali, federali e dello Sport Toto che sono già stati deliberati. Il 9% è costituito da mezzi propri: in primis dal terreno apportato dal Comune e dal progetto architettonico offerto da alcuni privati». I nomi? «Giovanni e Filippo Lombardi, Giorgio Behr, imprenditore di Sciaffusa con salde radici ticinesi, Sergiy Kasianov, imprenditore ucraino attivo anche in Ticino e Samih Sawiris. Altri piccoli finanziatori hanno contribuito con apporti minori».
Il 56% rimanente - I promotori intendono finanziare il 56% mancante tramite un prestito ipotecario e coinvolgendo investitori privati. «Da alcune banche come da taluni privati è stata segnalata una diponibilità di massima, che andrà concretizzata a breve sulla base del nuovo business plan che ci verrà consegnato nei prossimi giorni».