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CANTONETurismo, nemmeno il sole basta più

04.09.15 - 09:42
Calo del 5% dei pernottamenti in Ticino rispetto allo stesso mese del 2014, che fu molto piovoso. Non buono anche il dato da gennaio a luglio 2015
Foto Ti-Press Tatiana Scolari
Turismo, nemmeno il sole basta più
Calo del 5% dei pernottamenti in Ticino rispetto allo stesso mese del 2014, che fu molto piovoso. Non buono anche il dato da gennaio a luglio 2015

NEUCHATEL – Il settore alberghiero svizzero ha registrato nel mese di luglio 4,1 milioni di pernottamenti, ovvero 145'000 (il 3,7%) in più rispetto al luglio dell'anno precedente. È quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST).

Male Ticino e Grigioni - Il dato positivo non riguarda però Ticino e Grigioni: quest'ultima regione ha fatto segnare il calo più marcato in assoluto con 25'000 pernottamenti in meno (-4,4%). In Ticino il calo è di 17'000 pernottamenti (-5,0%) rispetto allo stesso mese del 2014, che fu molto piovoso. 

Nel resto della Svizzera le cose vanno decisamente meglio rispetto a un anno fa: la Regione Zurigo segna la più forte progressione dei pernottamenti in termini assoluti, con 49'000 unità supplementari (+9,2%). Seguono l'Oberland bernese (+42'000; +9,2%) e la Regione Lucerna / Lago dei Quattro Cantoni (+36'000 unità; +8,7%). Ginevra osserva 27'000 pernottamenti in più (+10,5%) e la Regione Lago Lemano (Vaud) registra una crescita di 14'000 unità (+4,9%). 

Aumentano gli svizzeri - Gli ospiti indigeni hanno generato 1,8 milioni di pernottamenti, registrando una crescita del 4,0% (+67'000 pernottamenti). Per i visitatori stranieri sono stati rilevati 2,3 milioni di pernottamenti, con un aumento del 3,5% (+77'000 pernottamenti).

Europa in calo, bene l'Asia - Nel luglio 2015 i visitatori provenienti dal continente asiatico hanno registrato un incremento di 208'000 pernottamenti (+41,0%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I Paesi del Golfo hanno generato 118'000 pernottamenti supplementari (+274,7%), seguiti da Cina (+36,0%), India (+16,5%) e Repubblica di Corea (+26,3%). In crescita anche i turisti statunitensi (+3%). In calo i pernottamenti dei visitatori provenienti dai paesi europei (a eccezione della Svizzera): il calo è di 145'000 unità, con una flessione del 10,7%. La Germania, con 52'000 pernottamenti in meno (-12,1%), segna il maggior calo di tutti i Paesi in termini assoluti. Seguono i Paesi Bassi con una flessione di 17'000 pernottamenti (-18,2%), l'Italia (-17'000; -16,5%) e la Russia con un arretramento di 14'000 unità (-30,2%). Anche il Belgio (-8800; -9,4%) e l’Austria (-5300; -12,3%) presentano cali considerevoli.

Su base annua - Ampliando il discorso al periodo gennaio-luglio, il numero cumulato di pernottamenti nella Confederazione ha raggiunto quota 21,1 milioni, con una lieve crescita dello 0,2% (+35'000). La domanda indigena ha registrato un incremento dell'1,5% a 9,5 milioni, mentre gli ospiti stranieri segnano una flessione dello 0,9% a 11,6 milioni.

Anche nell'ottica di questi sette mesi piange il Ticino (-4,9% a 1,24 milioni), che ancora una volta è confrontato con il passo indietro più lungo, insieme a quello della Svizzera orientale (-4,9% a 1,06 milioni). Al terzo posto fra le regioni peggiori si classificano i Grigioni (-4,4% a 3,07 milioni). Dinamici si presentano per contro Lucerna e Lago dei Quattro cantoni (+6,4%), Zurigo (+5,1%) e Basilea (+5,0%).

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