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CANTONE“Cercasi avvocato coraggioso contro le infrazioni stradali”

17.12.14 - 14:58
La battaglia di un ticinese contro la “messa in pericolo astratta” sulle strade: "La legge sulla circolazione è l'unica che prevede condanne, anche se non arrechi un danno reale"
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“Cercasi avvocato coraggioso contro le infrazioni stradali”
La battaglia di un ticinese contro la “messa in pericolo astratta” sulle strade: "La legge sulla circolazione è l'unica che prevede condanne, anche se non arrechi un danno reale"

LUGANO - “Cercasi avvocato coraggioso disposto ad andare contro il principio della 'messa in pericolo astratta' in riferimento alle infrazioni stradali. Vogliamo cambiare lo stato delle cose!”. L’annuncio, apparso su Tutti.ch, è uno di quelli che inducono alle domande. “Avvocato coraggioso”, “messa in pericolo astratta” e “cambiare le cose” sono espressioni non comuni su un sito di annunci. Così abbiamo contattato Marco per capire di più. L’argomento è quello della circolazione e nello specifico le pene previste per chi supera determinati limiti di velocità. La legge prevede condanne penali e amministrative per chi, seppure non compie un danno concretamente, si mette nelle condizioni di provocarlo potenzialmente, mettendo in pericolo se stesso e gli altri utenti della strada. Questo principio è detto “messa in pericolo astratta”. Ma c’è chi non lo considera giusto.

I motivi - “Ho messo l’annuncio su Tutti.ch - spiega Marco - per cercare un avvocato che voglia sviluppare un’azione legale e mettere in dubbio questo principio. Un avvocato ha risposto all’annuncio. A breve partirà anche una raccolta firme. Io sono pilota di aereo, per cui anche quando volo potrei essere un ‘pericolo astratto’, in ogni situazione di vita c’è un rischio di pericolo astratto, se possiedo un arma posso mettere potenzialmente in pericolo la vita degli altri. Eppure queste situazioni non sono considerate infrazioni della legge, che invece condanna solo gli automobilisti per reati potenziali che non hanno commesso”.

Marco è arrabbiato, lavora con l’auto e fa migliaia e migliaia di chilometri all’anno, per cui è sempre a rischio infrazione: “La mia iniziativa nasce dalla considerazione che per i professionisti che usano molto l’auto aumenta il rischio di incorrere in una infrazione. Tra l’altro se sei recidivo, le norme ti penalizzano notevolmente e rischi davvero grosso.  Per assurdo è meglio beccarsi il carcere, che queste pene per la circolazione che possono anche farti perdere il lavoro”.

Affermazione forte che nasconde del vero. Abbiamo interpellato l’avvocato Andrea Roth del "TCS protezione giuridica" di Bellinzona.

Parola a un avvocato - “La legge sulla circolazione stradale - spiega l'avvocato - è l’unica in Svizzera che non richiede né danno né illiceità per una condanna: la messa in pericolo in sé è sufficiente a prevedere una pena. In base al comportamento potenzialmente pericoloso, la legge distingue in messa in pericolo astratta, astratta accresciuta e concreta, che è quella che punisce un comportamento che mette realmente in pericolo un bene giuridico (proprietà, integrità fisica ad es.) e prevede le pene superiori”.

Chiediamo all’avvocato se è vero che le pene previste dalla legge sulla circolazione possono essere anche superiori a quelle del Codice penale. “Le pene previste per la circolazione sono regolate nella legge sulla circolazione stessa. Ma può accadere che un conducente uccida o ferisca qualcuno con l’auto. In questo caso entra in gioco il codice penale (omicidio colposo, lesioni colpose) che poi spesso si sostituiscono alle pene sulla circolazione. Ma possiamo arrivare al paradosso che la condanna poi inflitta sulla base del codice penale sia equivalente o minore a quella minima previstadalla legge sulla circolazione per un comportamento simile dove si è creato solo un pericolo astratto”. 

Nell’ambito del superamento dei limiti di velocità, è stato il Tribunale Federale a decidere quando la messa in pericolo astratta è lieve, accresciuta, o concreta. Per via del potenziale pericolo, il superamento dei limiti di velocità comporta già di per se una infrazione, e la gravità è stata decisa solo sulla base del criterio dell’ampiezza dell’eccesso di velocità, indipendentemente dal contesto ambientale e temporale (luogo, condizioni meteo, traffico, orari, etc). Questa imposizione data dal Tribunale Federale combinata alle severe norme di Via Sicura lascia poco spazio di azione soprattutto in ambito di revoca di licenza di condurre. Il codice penale invece lascia all’autorità ancora il massimo apprezzamento possibile delle circostanze concrete del singolo caso.

La tabella in allegato mostra le pene previste in base ai differenti gradi di messa in pericolo astratto.

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