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CANTONE"Uccidere il lupo per difendersi", quelle parole non sono reato

10.04.14 - 14:23
L'accusa contro Armando Donati di "pubblica istigazione a un crimine o alla violenza", per il Procuratore Pubblico, non sussiste. AnimaLife: "Ci riserviamo un paio di giorni per parlare con il nostro legale"
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"Uccidere il lupo per difendersi", quelle parole non sono reato
L'accusa contro Armando Donati di "pubblica istigazione a un crimine o alla violenza", per il Procuratore Pubblico, non sussiste. AnimaLife: "Ci riserviamo un paio di giorni per parlare con il nostro legale"

LUGANO - "Le affermazioni fatte alla RSI da Donati Armando non possono essere ritenute quale pubblica istigazione punibile ai sensi dell'art. 259 CPS". Il Procuratore Pubblico Moreno Capella risponde con un "non luogo a procedere" alla denuncia mossa dall'Associazione AnimaLife Ticino in seguito alle dichiarazioni del Presidente del Consorzio ovicaprino Valle Maggia andate in onda nell'edizione de Il Quotidiano del 31 marzo 2014.

 

"Lo stesso - prosegue il Procuratore Pubblico - ha semplicemente ventilato l'eventualità che qualcuno proceda all'abbattimento del lupo in caso di necessità (e quale azione di difesa) e espresso la possibilità che il Consorzio di cui è Presidente possa sostenere finanziariamente un allevatore che si dovesse trovare costretto ad agire in tal modo".

 

Moreno Capella, nella sua risposta, entra nel merito della norma penale sul reato di pubblica istigazione a un crimine o alla violenza: "Lo scopo dell'autore (per commettere tale reato n.d.r.) deve essere quello di pubblicamente istigare terzi a commettere un crimine o un delitto implicante atti di violenza contro persone o cose, nel caso specifico l'abbattimento del lupo. Affinché vi sia istigazione occorre che l'autore agisca con lo scopo specifico di influenzare terze persone e che il suo intervento sia a tal fine di una certa incisività e sufficientemente convincente. L'istigazione deve essere quindi manifesta e non deve poter essere interpretata quale neutrale e libera espressione di un'opinione".

 

L'Associazione, in seguito al non luogo a procedere, si "riserva un paio di giorni per parlare con il proprio legale".

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