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Un gruppo di sei sommozzatori hanno perlustrato i fondali davanti al Parco Ciani e a Rivetta Tell
LUGANO - Dal Parco Ciani la vista è mozzafiato. Il Monte San Salvatore svetta in un paesaggio da sogno che tanti turisti immortalano durante le loro passeggiate nel parco cittadino. Sotto, però, c'è - come ha definito oggi il Corriere del Ticino - "un deserto senza vita per un centinaio di metri". Il fondale del lago Ceresio è stato perlustrato da sei sommozzatori dell'Octopus Team, incaricati dal Consorzio pulizia lago di effettuare un sopralluogo nell'area del golfo antistante l'entrata del Parco Ciani e nella Rivetta Tell, a Lugano, oggetto da diverse settimane di scarichi fognari.
Il Consorzio depurazione acque di Lugano e dintorni ha programmato tutta una serie di interventi per risolvere il problema prima che inizi la stagione estiva al Lido.
Di lavoro ce n'è in abbondanza. I sub hanno raccontato di aver visto allo sbocco dello scarico "una quantità immensa di assorbenti da donna, sacchetti, vassoi, a cui si aggiungono due cestini della spazzatura di proprietà del Comune di Lugano, carrozzine e biciclette. Il tutto in un'acqua torbida e priva di vita in un fondale a tratti completamente ricoperto da carta igienica e altro.
Il consigliere comunale Roberto Badaracco (PLR) si è detto scandalizzato della situazione anche per il fatto di aver inoltrato recentemente un'interpellanza sulla problematica senza aver ancora ricevuto risposta.
Preoccupazione anche da parte dell'Associazione pescatori della Ceresiana che, per bocca del neo presidente Maurizio Costa, ha espresso la delusione per questa situazione.
