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TICINOBertoli, Beltraminelli e Gianella in Sudamerica, tra i più svizzeri degli svizzeri

19.04.12 - 07:49
Ricorre il 150° dalla fondazione di Nueva Helvecia, in Uruguay. Grandi festeggiamenti, cui non mancherà una folta delegazione ticinese
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Bertoli, Beltraminelli e Gianella in Sudamerica, tra i più svizzeri degli svizzeri
Ricorre il 150° dalla fondazione di Nueva Helvecia, in Uruguay. Grandi festeggiamenti, cui non mancherà una folta delegazione ticinese

NUEVA HELVECIA – C’è uno spicchio di Uruguay che è più svizzero della Svizzera. Nueva Helvecia, comunità rurale di oltre 10'000 abitanti, dediti in gran parte all’agricoltura, all’allevamento e all’arte casearia, è attaccatissima alle proprie origini. In giro per le strade, che si chiamano ad esempio Calle Lugano o Calle Zurich, è impossibile non notare le innumerevoli bandiere svizzere, e cantonali, che ornano le case. I festeggiamenti del 1° agosto, poi, si prolungano per tutto il mese d’agosto, con jodel, danze e canti tradizionali che da noi sono ormai andati perduti.

Svizzeri a gogò - Fondata il 25 aprile 1862 da svizzeri in cerca di fortuna, tra cui 46 provenienti da Quinto, settimana prossima decorre il suo 150° anniversario. E per non smentire il suo forte legame con il paese dei suoi fondatori, la municipalità ha fatto le cose in grande, organizzando una settimana di festeggiamenti, alla quale sono state invitate le autorità elvetiche di ogni livello, nazionale, cantonale e comunale.

I Celio dell’Uruguay - Il Ticino riveste un ruolo importante in queste celebrazioni, ma ancor più lo riveste il Comune di Quinto, il cui Municipio martedì siglerà un accordo di gemellaggio con il paese fondato dai suoi emigranti.

L’idea è nata proprio da una signora Celio, forse il cognome più leventinese che ci sia, che attualmente dirige una scuola nel paese uruguagio, scuola fondata dal suo bisnonno giunto, appunto, da Quinto.

Scambi di docenti - “È stata proprio la signora Celio a incitare l’ambasciata svizzera in Uruguay a rafforzare i rapporti tra i due comuni” spiega il municipale di Quinto Franco Celio, che parteciperà al viaggio. “Già questa estate due docenti della nostra scuola (le Scuole Medie di Ambrì, n.d.r.) si sono recate in Uruguay per allacciare i contatti, mentre in settembre è la loro direttrice ad essere venuta in visita da noi.”

Aiuto alla scuola - “Poi è nata questa idea del gemellaggio, che oltre ad un valore simbolico avrà pure implicazioni concrete: per esempio già durante questo inverno sono stati organizzati dei mercatini per finanziare delle migliorie all’istituto scolastico di Nueva Helvecia.”

Una collaborazione tra scuole che, però, viene parzialmente frenata da motivi linguistici, come ci spiega Donatella Pessina, una delle due docenti che si sono recate in Uruguay durante l’estate.

“Conoscono la Svizzera meglio di noi” - “Noi ad Ambrì abbiamo creato uno scambio con i bambini di Nueva Helvecia, anche se il contatto deve passare sempre attraverso un intermediario perché loro parlano solo spagnolo” racconta la professoressa Pessina. “Però loro sono molto interessati alla Svizzera, ne studiano la storia e conoscono gli stemmi cantonali quasi meglio dei nostri allievi. Una cosa che ci ha commosse quando siamo arrivate lì, poi, è che ci hanno cantato l’inno svizzero in italiano, imparandone il testo a memoria.”

La Svizzera dell’Ottocento - “Loro sono ormai alla quinta-sesta generazione, della Svizzera conoscono quello che gli è stato raccontato dagli avi. In un certo senso sono rimasti fermi alle immagini dell’Ottocento, sono molto più legati alle tradizioni di quanto non lo siamo noi” racconta ancora Pessina.

Idealizzazione quasi eccessiva - E Franco Celio conferma questa mitizzazione della Patria.  "Tra loro c'è un grande patriottismo, una idealizzazione quasi eccessiva della Svizzera. Per esempio a scuola hanno le bandierine di tutti i cantoni e i ragazzi sanno distinguere, che so io, la bandiera del canton Vaud da quella di Turgovia. Un paio di anni fa mi ha scritto un ragazzo, un certo Franco Celio, che ha trovato il mio nome su internet e voleva farmi sapere di avere un ononimo. Il padre di questo ragazzo si chiama Alberto Stauffacher Celio. Un po' come Mosè Bertoni che chiamava i figli Guglielmo Tell, Elvezia, Libertà, eccetera..."

Di tutto di più - E per poter festeggiare in modo ancora più svizzero, Nueva Helvecia farà il pienone di rappresentanti elvetici. Dalla Cancelliera della Confederazione ai rappresentanti di Friborgo e Lucerna, dai nostri Consiglieri di Stato Manuele Bertoli e Paolo Beltraminelli, accompagnati dal cancelliere Gianella, al presidente del Consiglio Comunale di Lugano, Ferruccio Unternhärer, fino alla delegazione del comune di Quinto.

Accordi e scambi - Tutti ospiti che approfitteranno dell’occasione per rinsaldare i contatti esistenti e cercare di crearne dei nuovi. “Sabato 21, per esempio, ne approfitteremo per lanciare il Torneo di golf Città di Lugano nella vicina città di Colonia” spiega il responsabile PR del Municipio, Claudio Gianinazzi. “Aggiorneremo inoltre l’accordo di collaborazione tra Lugano e Buenos Aires, siglato nel 2008, ne approfitteremo per lanciare diverse attività culturali e presentare loro il nostro LAC. Studieremo anche ulteriori opportunità di scambi, in ambito culturale, sportivo e formativo. Magari non si otterranno subito dei risultati concreti, ma il nostro obiettivo è allacciare contatti che potranno sempre risultare utili, così come facciamo già con la Cina, per esempio.”

E sono molti gli scambi possibili con il paese sudamericano. “Sarebbe bello, per esempio, portare qualche giovane qui da noi a vedere come si fa il formaggio” termina la professoressa Pessina.  “Se la delegazione tornerà entusiasta come siamo tornate io e la mia collega, senz'altro qualcosa si farà.”

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