Cerca e trova immobili

TICINOPreventivo 2012 e contributo dei Comuni, la spaccatura è inevitabile?

14.10.11 - 11:16
Preventivo 2012 e contributo dei Comuni, la spaccatura è inevitabile?

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha annunciato alle città, tra le quali Lugano, all’ACUTI e alla CORETI la richiesta ai comuni di un contributo di 38-42 milioni per diminuire il pesante disavanzo del Preventivo 2012 che il Governo intende contenere a 180 milioni.

Diversi Comuni hanno già pubblicamente e decisamente respinto la misura, sia per motivi di forma che di sostanza.

I Municipi sono preoccupati perché altri temi potrebbero avere un impatto sulle finanze comunali nel prossimo futuro, anche se non tutte dipendenti solo dalle decisioni del Consiglio di Stato.
Tra questi l’iniziativa sugli sgravi fiscali, il risanamento della Cassa Pensioni dello Stato e dei Comuni, il ventilato «pacchetto scuole» (e l’iniziativa popolare), la nuova organizzazione delle autorità tutorie, dei Pompieri e delle Polizie comunali o, ancora, l’evoluzione dei costi nel settore delle Case per anziani e dei Servizi di assistenza e cura a domicilio (con le nuove pianificazioni e le spese per le cure acute transitorie). Vi sono poi le incognite legate alla revisione della Legge sulla perequazione intercomunale.

“La proposta governativa ha sollevato una vera e propria levata di scudi dei Comuni. Il Presidente a vita della Lega Giuliano Bignasca, partito di maggioranza relativa in Governo, ha già espresso chiaramente, in netta rottura con il Governo, la sua contrarietà a questo ribaltamento di oneri sui comuni, proponendo addirittura che il Cantone per risolvere i suoi deficit venda loro la metà di AET! E sconfessando una volta ancora clamorosamente (ma senza clamore) i suoi due Consiglieri di Stato. Il PLR si è detto contrario al riversamento sui Comuni prima che sia fatta chiarezza sugli indirizzi di legislatura e sulle intenzioni del Governo in merito a costose iniziative popolari e parlamentari” si legge nell’interrogazione presentata da Jean-François Dominé, Giorgio Galusero
Stefano Steiger.

“Onde evitare ad inizio della legislatura una rottura dei rapporti tra il Cantone e i Comuni è necessario che il Governo faccia immediatamente chiarezza sulla reale situazione finanziaria del Cantone. Il Governo dovrebbe comunicare la valutazione del gettito fiscale ed eventuali ipotesi di sopravvenienze In fine il Consiglio di Stato dovrebbe indicare almeno sommariamente le sue principali strategie per la legislatura 2011 – 2015 senza attendere la presentazione del Preventivo, delle Linee direttive e del Piano finanziario” spiega Dominé.

Da qui l’interrogazione in cui si chiede al Consiglio di Stato per quale motivo il Governo non ha attivato la Piattaforma Cantone-Comuni per discutere le misure a carico degli enti locali, qual è la previsione del Governo sulla situazione finanziaria del Cantone per la Legislatura 2011-2015, e fatta eccezione delle misure a carico dei Comuni, qual è l’entità delle riduzioni di spesa o delle maggiori entrate proposte dal Governo, più una serie di informazioni senza le quali il Cds “non può pretendere di ottenere il consenso dei Comuni”.
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE