LUGANO - Lo aveva detto: il decreto di non luogo a procedere del Ministero pubblico ticinese non lo avrebbe fatto desistere. Così Alberto Di Stefano, il banchiere che per primo aveva inoltrato la denuncia contro i Consiglieri di Stato Gobbi, Borradori e Beltraminelli per il blocco dei ristorni dell'imposta alla fonte dei lavoratori frontalieri, va avanti e ricorre contro la decisione della Magistratura ticinese.
Di Stefano ipotizza per i tre membri dell'Esecutivo cantonale il reato di abuso d'autorità, per aver agito approfittando illecitamente della propria posizione governativa. Per ora il ricorso porta solo il nome del banchiere, ma non è escluso che ad esso possa aggiungersi quello dell'artista locarnese che aveva sporto denuncia contro i tre Consiglieri di Stato, questa volta accusandoli di appropriazione indebita.