TICINOUna vela può salvare una vita

LUGANO - La vela può salvare una vita. E perchè no? Ne sono convinti gli ideatori della neonata Associazione "Il Sorgitore". È un termine che si usa nel  linguaggio marino e sta ad indicare uno specchio di mare aperto destinato all'ancoraggio. Da oggi  sta ad indicare un'associazione che userà la navigazione a vela per aiutare ragazzi che vivono situazioni di disagio sociale. Insomma la navigazione a vela come opzione per un riscatto sociale e motivazionale.

L'intenzione dei promotori non è di stabilire le cause del disagio giovanile, nè tantomeno offrire soluzioni generali, bensì dare la possibilità ai ragazzi problematici  di vivere un’avventura fuori dal comune che li aiuti a costruire o a ricostruire la loro identità, la loro autonomia, la fiducia nei propri mezzi, che insegni a gestire le relazioni con gli altri e risvegli in loro la passione e l’interesse per la vita.

Non serve essere degli esperti di navigazione. Per quello c'è un affiatato team composto da un educatore e da uno skipper, con la supervisione e il coordinamento di un capo progetto. Il programma si svolge a bordo di una barca a vela durante un periodo di 2-3 mesi con un equipaggio composto da un gruppo di 4 adolescenti

Accanto al programma principale, ma non di minore importanza, sono previsti dei soggiorni fuori porta di breve durata a beneficio di ospiti di comunità residenziali, dove l’utenza può esere più vasta, come casistica e come età : persone con problemi di dipendenze, diversamente abili o utenti di servizi psico-sociali. Un’esperienza che si è già dimostrata positiva e che è un importante punto di partenza per altri percorsi.

Maggiori informazioni su www.il-sorgitore.org