La passione di Gianpiero Ferrari per i veicoli militari e per le armi. Gli inquirenti cercano anche all'estero, soprattutto nei paesi dell'est e in Africa.
BRUSIO - Le inadagini degli inquirenti sul doppio delitto di Brusio, dove domenica sera sono stati uccisi i coniugi Gianpiero e Graziella Ferrari, si stanno concentrando non solo sui rapporti professionali che la coppia teneva qui in Svizzera, ma anche sui loro contatti all'estero, soprattutto nei paesi dell’est e Africa.
Il 58enne di Brusio infatti era commerciante di veicoli industriali e veicoli militari elvetici in disuso. Proprio quest'ultimi rappresentavano una vera e propria passione per Gianpiero, insieme alle armi di cui aveva una nutrita collezione. Secondo la RegioneTicino il commerciante di Brusio era solito acquistare veicoli militari che l’Esercito metteva all’asta a Thun per pochi soldi. Spesso sono stati visti sul piazzale della ditta anche vecchi carri armati e grossi camion, che poi Gianpiero Ferrari vendeva ad altri acquirenti. Per le ricerche a livello internazionale, si sarebbe attivata anche l'Interpool, secondo il CdT.
La coppia è stata uccisa nella propria abitazione, da qualcuno che evidentemente conoscevano bene, dato che sulla porta non ci sono segni di scasso. I due coniugi hanno ricevuto sprangate sulla testa e un colpo di pistola in pieno petto. Decisivo per le indagini sarà il momenot quando gli inquirenti potranno visionare i dati e le immagini contenute nei tabulati telefonici e nelle registrazioni effettuate dall’impianto di videosorveglianza.