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TICINOProtesta sindacale contro le aperture domenicali

30.09.10 - 13:47
Ti-Press Samuel Golay
Protesta sindacale contro le aperture domenicali

BELLINZONA - I sindacati OCST, Sic, Sit e Unia indicono per questa domenica una manifestazione di protesta contro la decisione del Dipartimento cantonale delle finanze e dell'economia (Dfe) di autorizzare l'apertura domenicale (il 3 e il 31 ottobre) di tutti i negozi del cantone nell'ambito della rassegna Ticino Emozioni. L'azione di protesta si terrà presso il Centro commerciale Lugano Sud di Grancia a partire dalle ore 10.30.
 
"La decisione dell'autorità cantonale" sostengono i promotori dell'iniziativa "oltre a non considerare l'opposizione del personale e dei sindacati a un ulteriore all’estensione delle aperture domenicali dei negozi, è ritenuta molto discutibile dal profilo giuridico. Ciò costituisce, dunque,  un nuovo inaccettabile tentativo di deregolamentazione, agevolata e sospinta dalle autorità politiche,  a danno del personale della vendita e dell'intera società".
 
Per le organizzazioni sindacali la domenica va preservata come giorno di riposo da dedicare alla famiglia, alle attività del tempo libero e allo svago. "Non va trasformata in nessun caso quale giorno lavorativo ordinario, come vorrebbero le grandi lobby affaristiche del commercio e della vendita". I sindacati ricordano come questo sia un settore ancora sprovvisto di un contratto collettivo di categoria, con livelli salariali e sociali giudicati molto bassi, e nel quale il personale è assoggettato a ritmi sempre più stressanti e pesanti di lavoro, per il mancato rispetto dei diritti sindacali da parte padronale.
 
"Non è dunque accettabile" concludono i fautori della manifestazione "che i manager della grande distribuzione, al posto di favorire il dialogo e la ricerca di soluzioni equilibrate e concordate con le parti sindacali, continuino a spingere (agevolati e sospinti dal Dfe) verso una deregolamentazione selvaggia degli orari di apertura dei negozi, che peggiora ulteriormente le condizioni di lavoro. Oggi nella vendita e domani negli altri settori".

Foto Ti-Press Samuel Golay

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