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TICINONuovo centro logistico: 'sì' della Federazione Ortofrutticola Ticinese al credito

15.04.08 - 16:35
La FOFT intende così "investire per assicurare il futuro all’agricoltura".
Nuovo centro logistico: 'sì' della Federazione Ortofrutticola Ticinese al credito
La FOFT intende così "investire per assicurare il futuro all’agricoltura".

CADENAZZO - Conseguenze dell’evoluzione dei costi energetici e delle politiche internazionali sui prezzi, volumi di produzione e vendita, necessità di adattare le proprie infrastrutture e investire in un nuovo Centro logistico per rispondere ai bisogni di clienti sempre più esigenti, qualità della produzione: questi sono solo alcuni dei temi trattati durante l’Assemblea della FOFT (Federazione Ortofrutticola Ticinese), convocata di recente all’albergo Cereda di Sementina. Il tema più importante, però, è stato proprio il progetto di nuovo Centro logistico: i produttori credono in questo progetto a tal punto da aver deciso di aggiungere ai mezzi che stanzierà la FOFT un contributo personale.

Il presidente Carlo Belossi ha ribadito che i compratori si orientano verso i prodotti o i mercati con i prezzi migliori, ma anche e soprattutto "tendono a trattare con quelle organizzazioni che garantiscono un servizio rapido, efficace e completo". Dopo le grosse ristrutturazioni ed i cambiamenti degli ultimi anni, i grossi clienti riducono il numero dei fornitori e trattano con piattaforme logistiche. Nell’ottica del necessario miglioramento strutturale, la FOFT non ha perso l’opportunità di realizzare un progetto orientato al futuro, che potrebbe diventare un polo cantonale per la produzione orticola.

Con il centro logistico ci sarebbero buone premesse per soddisfare le esigenze dei mercati, e già le reazioni sono positive. Seguendo quindi la strategia della FOFT, i presenti hanno approvato il credito di competenza della cooperativa ed hanno deciso di contribuirvi anche personalmente. Nei prossimi mesi il progetto sarà affinato e si procederà all’informazione di dettaglio.


Elementi preoccupanti per l'agricoltura ticinese

Il presidente ha citato elementi che lo preoccupano, parlando per esempio dell’evoluzione dei prezzi: "La grande concorrenza tra le catene di distribuzione che porta i prezzi al ribasso e i prezzi dell’energia che genereranno aumenti nei costi di produzione". Il presidente ha inoltre sottolineato che "l’agricoltura ticinese non può essere sacrificata sull’altare degli Accordi di libero scambio con l’Unione Europea" e ha quindi evidenziato la necessità e l’urgenza di impegnarsi ad ogni livello per sensibilizzare i politici e la popolazione sulle conseguenze negative che la scomparsa della produzione locale avrebbe sulla nostra società.


Aumento della cifra d'affari

Da parte sua, il direttore Paolo Bassetti ha centrato il suo rapporto sui prezzi, volumi e qualità. Si è quindi rifatto al bilancio 2007 che registra un aumento della cifra d’affari pari a circa il 5%. "Il risultato finale - ha affermato - è frutto degli ottimi volumi di produzione nel primo semestre che hanno compensato i bassi prezzi, e del fatto che durante il secondo semestre i prodotti erano ricercati e i prezzi generalmente interessanti".

Tema che sta a cuore alla FOFT è quello della qualità. In questo senso Bassetti ha parlato di 'prodotto di prossimità', quel prodotto coltivato, commerciato e consumato nel luogo di produzione e nella stagione giusta: "Dobbiamo cercare di far passare il messaggio che, scegliendo questi prodotti, si favorisce un contatto con le aziende produttrici, contribuendo a dare un futuro alle famiglie contadine e a mantenere preziosi posti di lavoro e di apprendistato".
 
"Solo così, restando uniti - ha concluso Bassetti - realizzando quelle infrastrutture e quei miglioramenti che il mercato richiede, offrendo prodotti di qualità, informando i consumatori e i partner, potremo dire che l’agricoltura in Ticino corrisponde ancora a un bisogno. E se qualcuno avesse ancora dei dubbi, rifletta allora su concetti e valori come quelli di alimentazione sana, rintracciabilità dei prodotti nella catena alimentare, valorizzazione del terroir, tutela dell’ambiente e del paesaggio e responsabilità sociale per le famiglie che vivono di agricoltura".

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