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CHIASSOProgetto Svizzera Energia, Camponovo apre ai promotori: "Dialogo"

21.06.07 - 15:46
Intervista al municipale Oliver Camponovo che fa il punto della situazione chiassese dopo il fallimento della raccolta di firme per fermare il progetto "Diamante".
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Progetto Svizzera Energia, Camponovo apre ai promotori: "Dialogo"
Intervista al municipale Oliver Camponovo che fa il punto della situazione chiassese dopo il fallimento della raccolta di firme per fermare il progetto "Diamante".

A Chiasso l'uovo, che sembrava sul punto di rompersi o per lo meno di scalfirsi tramite la raccolta di firme per far naufragare il progetto, è riuscito a superare lo scoglio  del referendum. Pericolo scampato quindi, che permette al Municipio di Chiasso di rilanciare l’ambizioso programma per il rilancio delle attività commerciali nella cittadina di confine, a partire dal centro commerciale per bambini.

Dopo il fallito tentativo da parte dei promotori del referendum di ostacolare la vendita dei tre fondi comunali, Oliver Camponovo, municipale liberal-radicale a capo del Dicastero Costruzioni e Ambiente del Comune di Chiasso illustra i lati positivi del progetto “Chiasso” soffermandosi sul programma che permetterà do cambiare il volto della cittadina di confine.

Camponovo, la raccolta di firme non è riuscita e l’uovo non si è rotto…
“Oltre ai benefici economici che ricadranno sulla nostra cittadina,quantificabili inizialmente in 10 milioni di franchi, la concretizzazione del progetto del centro commerciale permetterà anche, grazie all’autosilo pubblico, di fare un importante passo in avanti nella concretizzazione del piano del traffico. Così come concepito, il piano del traffico del 2001 prevede una circonvallazione attorno a Chiasso, con conseguente costruzione di posteggi esterni da integrare e collegare con il centro cittadino: il progetto della Swiss Easy Chiasso2 SA garantisce al Comune la costruzione dei posteggi a costo zero! In aggiunta, un bus navicella elettrico garantirà il collegamento diretto dal centro commerciale al Corso San Gottardo portando ulteriori riscontri positivi per i commercianti del centro. Oltre a questo progetto, lo stesso gruppo di promotori pianifica ulteriori importanti investimenti a Chiasso, creando nuove possibilità di sviluppo, nuovi posti di lavoro e nuove sinergie con il centro Cittadino ed i commerci di Chiasso. Simili progetti costituiscono ottime opportunità per attirare persone a Chiasso che oggi transitano verso altri centri commerciali del distretto…”.

Si creeranno quindi nuovi posteggi…
“Parte integrante e fondamentale del piano del traffico sono i posteggi di lunga durata posti a margine della circonvallazione, e previsti da piano regolatore sui sedimi che intendiamo alienare alla Swiss Easy Sagl, su un sedime in via Milano e sull’area “Boffalorino”. In aggiunta sono altresì previsti nuovi posteggi anche in centro cittadino sui sedimi ferroviari; stiamo lavorando con il cantone e le FFS affinché si creino posteggi centrali vicino alla stazione che garantiranno ulteriore attrattività al centro cittadino. Presto sorgerà un autosilo P+R dietro la chiesa e vicino alla stazione con nuovi parcheggi quantificabili in circa 200 nuovi stalli Insomma, i collegamenti con il corso San Gottardo ed il centro cittadino saranno potenziati e migliorati”.

I collegamenti con i futuri quartieri di Vacallo e Morbio…
“Per migliorare i collegamenti con Vacallo, Morbio Inferiore e Balerna è stata creata una nuova linea circolare; purtroppo però ad oggi il numero di utenti non è ancora soddisfacente. Nuove misure per promuovere anche l’utilizzo e l’attrattività del mezzo pubblico devono essere pensate e concretizzate”.

Per quanto riguarda il Corso si intravedono possibilità per i chiassesi di passeggiarvi senza automobili?
“Il Municipio si è battuto per avere un corso pedonalizzato ed è auspicabile che presto ridiventi pedonalizzato fino alla Piazza del Municipio. In tal senso attendiamo l’esito dei ricorsi attualmente pendenti al Consiglio di Stato. A tal proposito, in sinergia con i commercianti, dobbiamo creare un modus operandi per promuovere il centro cittadino non solo attraverso eventi ma bensì tramite una politica di sviluppo e marketing di lungo termine”.

Bisogna quindi ristabilire un’intesa con i commercianti del Corso…
“Noi già oggi interloquiamo con i commercianti e dobbiamo tuttavia migliorare ulteriormente la collaborazione. Le numerose iniziative che i commercianti regolarmente propongono sul corso dimostrano che anche loro credono in questo progetto di rilancio. Credo però che una vera valorizzazione del Corso possa nascere solo attraverso un progetto più ampio e completo”.

Un progetto più ampio e completo?
“Il Corso San Gottardo è incompleto, oggi non ha ancora un capo ed una coda. Dobbiamo sfruttare quella parte di Corso che può essere gestita a traffico lento per concretizzare un'ulteriore riqualifica e favorire l’inserimento di spazi vivibili e commerciali attorno a Piazza Colonnello Bernasconi. Ci sono le possibilità ed i presupposti per portare nuova ricchezza e benessere a Chiasso. Una riqualifica urbana presuppone che Corso San Gottardo non sia più strada di passaggio di veicoli, ma strada di passaggio e di connessione sociale per le persone”.

Quale la filosofia di questo progetto?
“Questo spirito non nasce oggi, ma dalla necessità di adeguarsi a un mondo che cambia. L'economia di frontiera è cambiata. Le frontiere si sono allentate, la competizione intra ed interterritoriale è aumentata. Noi riteniamo che la riqualifica del corso San Gottardo e del quartiere di via Soldini costituiscano la base strategica per ridare nel lungo termine nuove opportunità di sviluppo, ricchezza e rappresenti la sola possibilità di crescita sostenibile per la nostra cittadina”.

In via Soldini come?
“Il quartiere è cresciuto negli anni 60 e 70 in maniera poco coordinata, creando una difficile gestione di spazi pubblici e privati. Il quartiere di via Soldini necessita di nuovi spazi verdi e maggiori spazi quali opportunità d’integrazione sociale. E’ stato presentato il progetto vincitore del concorso di progetto che prevede un investimento attorno ai 3,8 milioni di franchi. Si riqualificheranno le strade inserendo nuovi spazi verdi per una percentuale superiore al 30 % dell’area riqualificata. Parallelamente, ci saranno nuovi posteggi, ridistribuiti sul quartiere. I posteggi tra l’altro potranno essere utilizzati quale misura di moderazione del traffico”.

Via Soldini potrà quindi vivacizzarsi sotto il profilo culturale e sociale?
“Porto un esempio. Il sedime ex-Lazzaretto è stato acquisito dal Comune di Chiasso ed in quel luogo nascerà una nuova area verde, con spazi nei quali i cittadini si potranno incontrarsi, identificarsi anche attraverso manifestazioni di aggregazione che per ora non sono possibili”.

Quali gli interventi?
“Noi vogliamo intervenire con un intervento “balsamico” su tutte le strade del quartiere. In via Guisan e via Soldini in particolare creeremo spazi verdi e poseremo nuove illuminazioni, una nuova piazza e nuovi arredi urbani. Anche nel campetto di ghiaia vicino allo stadio si creeranno nuovi spazi verdi. Sono previsti collegamenti diretti con il Penz. Anche lungo il torrente del Faloppia, subordinatamente ad un miglioramento dell’impianto di depurazione delle acque di Ronago, potranno essere realizzati lavori di rinaturazione del letto del torrente che permetteranno ad anziani e bambini di apprezzare il corso d’acqua, oggi non particolarmente attrattivo.”

Nelle sue parole entusiasmo e ottimismo. Ma tra i suoi colleghi Lei riscontra questo entusiasmo?
“E' facile alle volte criticare, ma dobbiamo captare l’ innegabile cambiamento dell'economia generale che si ripercuote inevitabilmente sulle nostre decisioni a livello strutturale. A Chiasso un cambio strutturale era necessario, anche se a volte il percorso è purtroppo doloroso. Il vecchio modello che ha dato ricchezza a Chiasso è ormai superato. Abbiamo fatto molte cose in questa legislatura: abbiamo ristrutturato le scuole, apportato miglioramenti a Casa Giardino, riqualificato corso San Gottardo, risanato edifici quali lo stabile ex AGE e quello di via Bossi 2, acquistato il sedime della ex Coop di Pedrinate, risistemati i marciapiedi del quartiere delle scuole, è stato ampliato il cimitero di Pedrinate, è stata fatta una nuova sede dei pompieri e della polizia, abbiamo praticamente ridato un nuovo volto alle piscine comunali, abbiamo rimesso a nuovo i giardini pubblici… E poi in futuro vi sarà il rifacimento del manto della pista di atletica, la riqualifica del Penz… Si è intervenuti in più frangenti ed in più settori allo scopo di valorizzare la nostra cittadina. Quando si fa cosi tanto in così poco tempo è normale essere soggetti a critiche. Io credo che questo Municipio abbia lavorato bene, ha proposto tanto e ha portato in avanti molti progetti senza mai dimenticare il progetto fusione 2008”.

Nessuna pecca?
“Ribadisco che in questi anni si sia lavorato molto bene, forse abbiamo comunicato troppo poco quanto fatto di positivo. Nelle nostre conferenze serali il Municipio incontra la popolazione, vogliamo ora raggiungere i cittadini e portare in loco i problemi discutendoli direttamente con gli interessati. Chiasso è una città viva che ha bisogno di ottimismo ed il Municipio cerca d’incarnare questa voglia di crescita in tutti quesli interventi strutturali, sociali, culturali e sportivi. A Chiasso però bisogna migliorare la qualità della vita ed è questo il cambiamento strutturale in atto”.

E ci vorrebbe più unità di intenti...
“Le discussioni che ci sono state sono sempre su temi molto importanti e permettono a tutti di riflettere. Queste opposizioni hanno dimostrato che i chiassesi hanno a cuore la loro cittadina e che quindi Chiasso è viva”.

Alcuni si ostinano a dire che Chiasso non ha “anima”…
“Una città che non ha anima non avrebbe avuto due referendum e un'iniziativa popolare. Una città che non ha anima non avrebbe investito 25 milioni nel rifacimento della proprie infrastrutture. Una città che non ha anima non è una città che attrae dall'estero investitori privati per progetti come il Diamante, il grattacielo e il nuovo stadio. Se dovessero andare in porto i tre progetti si attirerebbero investimenti per 400 milioni di franchi... E questa è una città senza qualità? Senza anima?”

Per i grattacieli e gli stadi forse è ancora presto parlarne...
“Certo. Il fatto comunque che se ne parli e che ci siano delle persone che si accorgono di sedimi vuoti e pensino di poter concretizzare degli investimenti privati che portano posti di lavoro, ricchezza di scambi culturali e nuove persone a Chiasso, di per sé è cosa positiva. Non dobbiamo dimenticare che dal momento in cui abbiamo cominciato a riqualificare il Corso a Chiasso sono arrivati già 20 milioni tradotti in investimenti privati grazie anche a 2 nuovi quartieri residenziali sul Corso. E ne stanno arrivando degli altri. No, chi definisce la nostra una città senz'anima, non la conosce proprio. E non dobbiamo dimenticare le ferrovie, che occupano praticamente quasi la metà del nostro territorio, e investono 100 milioni”.

Infine ai promotori del referendum cosa si sente di dire?
“Ai promotori voglio dire che ho grande rispetto nei loro confronti perché si preoccupano del bene pubblico, anche se naturalmente da un altro punto di vista, tra l'altro rispettabilissimo. Presto ci sarà  la creazione di una commissione legata al progetto di Svizzera Energia, commissione che tocca molti aspetti, tra cui molti di tipo ambientale. E la cosa che faccio volentieri è di invitare già da oggi uno di questi rappresentanti a volere far parte di questa commissione consultiva. Da parte nostra la più alta disponibilità a dialogare e trovare delle soluzioni che possano andare bene a tutti.
Siamo un municipio disposto ben volentieri a dialogare. Indubbiamente”.    

p.d'a.
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