Le sezioni giovanili di UDC, PLR, Verdi liberali e Verdi hanno presentato l'istituto contro la legge adottata oggi dalle Camere federali in votazione finale
BERNA - Le sezioni giovanili di UDC, PLR, Verdi liberali e Verdi hanno lanciato il referendum contro la legge che disciplina i giochi in denaro, adottata oggi dalle Camere federali in votazione finale.
«La censura di internet e l'isolamento digitale non si addicono alla Svizzera aperta e collegata in rete internazionalmente», affermano in una nota congiunta le tre sezioni dei partiti borghesi. A loro avviso la legge è «una grave interferenza nella libertà economica e d'informazione». Creando questo precedente - affermano - vengono aperte altre porte per interventi nella libertà di Internet.
Un'opinione condivisa anche dai Giovani Verdi, secondo cui nella nuova legge, inoltre, sono state ignorate importanti richieste degli esperti in prevenzione.
Con la nuova legge, il Parlamento ha voluto un blocco generalizzato degli accessi a pagine internet estere per meglio proteggere i giocatori e favorire i gestori di giochi legali basati in Svizzera.
La normativa permette inoltre ai casinò svizzeri di proporre giochi anche online. Il testo prevede pure una serie di misure per lottare contro la dipendenza dal gioco e impone ai cantoni di attuare provvedimenti supplementari in tal senso.
Le Camere hanno anche deciso che i casinò di montagna in difficoltà finanziarie potranno chiudere il settore dei giochi da tavolo per 270 giorni all'anno, anziché 60 come avviene attualmente. Le vincite alle lotterie saranno inoltre imponibili solo se superiori a un milione di franchi.