Stando al secondo sondaggio Tamedia, romandi e svizzero-tedeschi sono favorevoli alla naturalizzazione agevolata per gli stranieri di terza generazione. Unici contrari i ticinesi
ZURIGO - Il prossimo 12 febbraio si annuncia molto avvincente. A meno di un mese dalle prossime votazioni federali, i favorevoli alla naturalizzazione facilitata per gli stranieri sono leggermente più numerosi rispetto ai contrari. È questo l'elemento saliente che scaturisce dal secondo sondaggio di Tamedia a cui hanno partecipato i lettori del circuito di informazione dell'editore zurighese. Il 51% degli svizzeri sarebbe infatti disposto a mettere un «Sì» nell'urna, mentre il 47% si è dichiarato contrario.
Rispetto al primo sondaggio, realizzato all'inizio di gennaio, il fronte dei favorevoli si attestava al 50% e i contrari al 48%. Stabile, invece, il numero degli indecisi, che si conferma al 2%.
Naturalizzazione agevolata degli stranieri di terza generazione
Gettando uno sguardo all'appartenenza politica dei votanti, emerge che i soli elettori che si oppongono al testo del decreto federale del 30 settembre 2016 appartengono all'UDC. E l'opposizione è massiccia. Infatti, l'88% di loro afferma di avere intenzione di votare «No» il prossimo 12 febbraio. La grande maggioranza dei simpatizzanti degli altri partiti sostiene la modifica della Costituzione. Il «Sì» degli elettori del PPD (62% di «sì»), del PBD (62% di «sì») e del PLR (58% di «sì») ha assunto maggiore consistenza rispetto a qualche settimana fa. Questa evoluzione può spiegare perché il fronte del «Sì» sia passato dal 50% al 51%, come indicato da Fabio Wasserfallen e Lucas Leemann.
Ticinesi contrari alla naturalizzazione agevolata
Altro punto interessante, e che riguarda più da vicino il nostro cantone, è la posizione dei ticinesi. Rispetto a romandi (57% di «sì») e svizzero tedeschi (52% di «sì»), che si dichiarano in maggioranza favorevoli alla naturalizzazione agevolata degli stranieri di terza generazione, in Ticino vince il fronte del «No», con il 48% di contrari e il 44% favorevoli.
Ricordiamo che il testo del decreto prevede che la naturalizzazione agevolata sia concessa alle persone con età inferiore ai 25 anni, nati in Svizzera, che hanno frequentato almeno cinque anni la scuola sul territorio svizzero e che siano detentori di un permesso di soggiorno di tipo «C». Inoltre devono avere un nonno, così come un genitore, che abbia vissuto almeno dieci anni nel nostro paese.
Legge sulla Riforma III dell'imposizione delle imprese: 45% di «sì» e 45% di «no»
I risultati sulla votazione riguardanti la Legge sulla Riforma III si preannunciano ancora più serrati. I due fronti, favorevoli e contrari, si equivalgono, attestandosi al 45%. Una persona su dieci, invece, si dichiara ancora indecisa. Un altro aspetto da tenere in considerazione è il tasso di coloro che si sono espressi con un «forse Sì» (13%) e «forse No» (11%), che si mantiene abbastanza alto. I politologi ritengono che, nelle prossime settimane, potranno esserci comunque delle oscillazioni importanti, visto che il fronte degli indecisi è ancora abbastanza numeroso e si attesta, come accennato, al 10%.
Nel secondo sondaggio di Tamedia si assiste ad un cambiamento di posizione di una parte di elettori dell'UDC rispetto al primo sondaggio, in cui a predominare era il «No». Infatti il 48% dei votanti democentristi afferma di essere favorevole alla Riforma III dell'imposizone delle imprese. Anche i simpatizzanti di PLR e PPD appoggiano la Riforma, con il 68% rispettivamente il 50% di «Sì». I simpatizzanti dei due partiti borghesi minori, il PBD e i Verdi liberali, invece, si schierano in maggioranza per il «No», nonostante la loro posizione ufficiale sia a favore del «Sì». Tra gli elettori dei Borghesi Democratici, infatti, il «No» raggiunge il 50% contro il 34% di «Sì», mentre tra i Verdi liberali il «No» si attesta al 46% e il «Sì» al 39%.
A livello geografico il sostegno al testo è più forte nella Svizzera Romanda e Italiana rispetto a quella tedesca. Tra gli alemanni, infatti, il «Sì» si ferma al 39%.
La riforma è stata elaborata dopo la pressione esercitata dall'OCSE e dall'Ue che rimproveravano alla Svizzera di concedere privilegi fiscali alle multinazionali.
Fostra: il 16% è indeciso
Soltanto per il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA) pare che i giochi siano più o meno fatti, anche se il fronte degli indecisi, con il 16%, resta ancora abbastanza ampio. Il 52% di coloro che hanno risposto al sondaggio si dichiarano favorevoli al Fostra, mentre il fronte del «No» si ferma al 32%. Il fronte dei contrari è composto dagli elettori del PS (41% dei «No») e dei Verdi (56% di «No»), critici nei confronti di una politica della mobilità che trascurerebbe la via ferrata. Da notare che anche una parte dei democentristi si schiera per il «No»... ma per una ragione differente da quella dei socialisti. Gli elettori dell'UDC non vedono di buon occhio, infatti, un aumento del prezzo della benzina.
Il progetto Fostra si prefigge di porre le basi di un futuro fondo per le strade nazionali e il traffico di agglomerato. Sarà finanziato da tutta una serie di introiti che arriveranno dalla vignetta e dall'imposta sui veicoli. Inoltre è previsto l'aumento di 4 centesimi sulla tassa sui carburanti.
Qualche informazioni sul sondaggio
Sono state 9.730 le persone che hanno partecipato lo scorso 16 e 17 gennaio al secondo sondaggio online di Tamedia. Le inchieste demoscopiche di Tamedia sono condotte in collaborazione con i politologi Lucas Leemann e Fabio Wasserfallen. I risultati sono stati elaborati secondo criteri che hanno tenuto conto delle variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine di errore è calcolato attorno all'1,4%.