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SVIZZERAGas a effetto serra, gli obiettivi del governo sono "irrealistici"

27.02.15 - 14:16
Gas a effetto serra, gli obiettivi del governo sono "irrealistici"

BERNA - Puntare a una riduzione del 50% delle emissioni di CO2 non è soltanto irrealistico, ma pure pericoloso per la prosperità svizzera. È quanto indica in una nota l'Unione democratica di centro, che reagisce così al piano annunciato oggi dalla ministra dell'ambiente Doris Leuthard.

In un contesto di apprezzamento del franco e di accresciuta concorrenza internazionale, spiega l'UDC, la decisione del Consiglio federale fa correre un rischio alla piazza economica elvetica.

Il partito di Toni Brunner critica in particolare il fatto che la maggior parte degli obiettivi di riduzione (il 30% su un taglio complessivo del 50%) deve essere realizzata in territorio svizzero. Dal punto di vista della politica ambientale, l'UDC ritiene che la misura sia problematica, poiché le emissioni di CO2 sono globali e non conoscono frontiere.

Politica contraddittoria - Secondo i democentristi, la Svizzera ha già dato un importante contributo in tal senso: la Confederazione è oggi il Paese industrializzato con la più debole emissione di CO2 per abitante e, contrariamente ad altri Stati, è riuscita a raggiungere gli obiettivi formulati dal protocollo di Kyoto, si legge nel comunicato.

L'UDC teme inoltre che questi obiettivi climatici siano soltanto un pretesto per introdurre nuove tasse e balzelli. I democentristi giudicano infine contraddittoria la politica del Consiglio federale: a loro avviso, non si può rivendicare da una parte l'uscita dall'atomo e dall'altra mettere l'accento sulla riduzione dei gas ad effetto serra.

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