SVIZZERAServe un rapido miglioramento del finanziamento delle cure

BERNA - Il Parlamento non attenderà che i cantoni trovino una soluzione al problema del finanziamento delle cure in istituti e a domicilio: la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) ha approvato senza voti contrari un'iniziativa parlamentare in questo senso presentata dalla Consigliera agli Stati Christine Egerszegi (PLR/AG). Lo indicano oggi i servizi del Parlamento in una nota.

L'omologa commissione degli Stati può quindi ora procedere all'elaborazione di un progetto di legge che garantisca la libertà di scelta al paziente e una migliore distinzione tra spese di cura e spese d'assistenza.

Dall'entrata in vigore, nel 2011, del nuovo regime di finanziamento persistono problemi riguardanti le cure fornite in occasione di un istituto al di fuori del cantone di residenza e per quanto riguarda i servizi di aiuto e di cura a domicilio.

Non si sa infatti più chi debba pagare i cosiddetti "costi residui", ovvero quelli non coperti dall'assicurazione malattia. Uno dei problemi consiste nella distinzione tra un'entrata volontaria in un istituto (luogo che diventa il nuovo domicilio civile) e un collocamento (considerato come un ingresso forzato). Da qui scaturisce il conflitto tra i cantoni sul pagamento della fattura.

Il Consiglio federale si è limitato a far sapere che il problema sarebbe stato risolto ulteriormente, d'intesa con le autorità cantonali. Ma queste ultime non riescono a trovare una soluzione soddisfacente, deplora Christine Egerszegi. La consigliera agli Stati del PLR denuncia inoltre la complessità di un sistema che fa coesistere dodici modelli di partecipazione per l'assicurato ai costi dei servizi di assistenza e cura a domicilio.

Questa diversità complica la stesura delle fatture e impedisce ogni paragone tra le prestazioni fornite. Ultimo problema: taluni pazienti di strutture medicalizzate devono sobbarcarsi "spese di assistenza" talvolta esorbitanti. Questo fenomeno è la conseguenza della limitazione della loro partecipazione ai costi delle cure.

Ats